Asia Nuccetelli: “Con Andrea Damante era solo una cosa mediatica”

Il triangolo Andrea Damante, Giulia De Lellis e Asia Nuccetelli? Una furba invenzione di qualche autore del Grande Fratello secondo Antonella Mosetti: “Secondo me quella è stata architettata prima, da qualche autore, da qualcuno prima che noi entrassimo. Perché comunque Asia era la ragazza più giovane e più inesperta di televisione, quindi facile bersaglio per essere monopolizzata. Però, alla fine, non ci sono molto riusciti perché c’ero io dietro, che conosco queste sinergie e sono stati svelati dopo la seconda puntata tutti gli accordi, fra virgolette, che erano stati presi prima. Perché si è capito, le persone non pulite alla fine vengono sempre a galla ed è andato come doveva andare ed ha avuto il giusto percorso” .

Uno sfogo, quello della Mosetti su Radio Radio, che ha causato qualche problema alla figlia, subito accusata dai fan di essere stata al gioco e di “usare” il nome di Andrea per rimanere sulla cresta dell’onda anche dopo l’uscita dalla casa del GF.

Un’accusa che Asia non ha preso affatto bene: “Mi avete scartavetrato le pal*e. Basta, chiudete quelle boccacce che sparano solo stron*ate – ha scritto su Facebook – Qualche intelligentone continua a dire ‘Damante, Damante’ ma Damante chi se lo in*ula? Sotto un occhio di interesse, chi l’ha mai considerato? Se una carezzina sul ginocchio (fatta facendo gli scemi in un momento di euforia e ridendo) per voi è un segno estremo di amore, andatevi a curare e alla svelta. Ho la mia vita e decido io chi frequentare o meno a livello emotivo e state certi che non è stato e non sarà mai Damante! E se vi piace tanto che siete così convinti sul personaggio, andate voi dal vostro Brad Pitt io preferisco Matthew McConaughey! È abbastanza chiaro? No perché sono stanca dei vostri messaggi ‘vai da Damante’ oppure sui vari siti di Gossip. È stata solo una cosa mediatica. Vi ho distrutto un sogno? Sì, solo mediatica, mi dispiace. Ma svegliatevi. La mia vita privata non può essere minimamente condizionata da quattro scemi. E non lo sarà mai“.

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