Giancarlo Magalli VS Adriana Volpe: “Se sapeste come fa a lavorare da 20 anni”

giancarlo magalli e adriana volpe

E’ scontro aperto tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. I due conduttori de I Fatti Vostri, la trasmissione di Raidue in onda dal lunedì al venerdì alle 11 del mattino, continuano a lanciarsi frecciatine a destra e a sinistra. Se, tuttavia, finora, i due si erano scambiati battute al veleno nelle varie interviste e sui social, ora hanno cominciato a farlo anche in tv.

GIANCARLO MAGALLI ATTACCA ADRIANA VOLPE

Lo scontro tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe si è riacceso pochi giorni fa quando Adriana Volpe ha rivelato in diretta l’età del conduttore che, visibilmente infastidito, ha dato alla collega della “rompipalle”. Lo scontro tra i due ha attirato l’attenzione del giornalista Walter Giannò che sui social ha scritto: “Giancarlo Magalli che se la prende con Adriana Volpe solo perché questa ha ricordato in TV l’età è da pensione immediata. Gli insulti in diretta sono stati vergognosi. Eppure la RAI – tanto celere a buttare fuori Paola Perego – non ha mosso un dito contro il conduttore dei Fatti Vostri”.

Le parole del giornalista hanno provocato la reazione di Giancarlo Magalli che ha prontamente replicato lanciando una frecciatina al veleno nei confronti di Adriana Volpe. “Insulti vergognosi? Ma hai visto quello che è successo o parli solo per sentito dire? Le ho solo detto che è una rompipalle, e quello è un fatto, non un insulto. Poi lei, e forse questo ti ha coinvolto, ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l’avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…”.

Di frone alle parole di Magalli, una furiosa Adriana Volpe ha replicato così: “Come Adriana Volpe posso piacere o non piacere, posso avere anche detrattori sul profilo professionale, ma come donna NO, in quanto donna devo essere rispettata sul posto di lavoro . Persevera con un comportamento sessista e maschilista. Ora voglio giustizia, per me e per tutte le donne che subiscono insulti e offese sul lavoro. Quanto è diffide sorridere in diretta, lo faccio per tutte le persone che lavorano per questo programma e per rispetto ai telespettatori. Scrivere che le donne “si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni” è gravissimo! Offende me, danneggia mio marito e la Rai. Fa passare il messaggio che la Rai seleziona secondo logiche di letto e non professionali, non per meritocrazia. Sono offesa perché oggi non solo non mi ha chiesto scusa, ma ha detto che se dovesse essere costretto a chiedermi scusa, sarebbero scuse finte e non sentite. Che vergogna! Condivido con voi quello che sto vivendo perché non sono l’unica a subire offese ed essere screditata professionalmente. Spero che sia fatta giustizia anche in nome di tutte le donne che in qualsiasi posto di lavoro subiscono angherie e critiche per retaggi culturali duri a morire”.

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