Arriva in Senato il decreto Legge sulla legalizzazione della Cannabis: svolta firmata M5S

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Decreto legge Movimento cinque stelle sulla cannabis

Arriva in Senato il decreto Legge sulla legalizzazione della Cannabis: svolta firmata M5S
In Senato è arrivato un disegno di legge firmato Movimento Cinque Stelle: si tratta di una norma innovativa riguardante la legalizzazione della cannabis. Si parla, in particolare, della coltivazione, la lavorazione e la vendita. E’ Matteo Mantero a promuovere questo decreto legislativo. Mantero è da tempo impegnato in questa situazione: “Le organizzazioni criminali controllano la produzione la trasformazione e la vendita di ogni tipo di sostanza proibita, i trasformatori e gli intermediari”, queste le sue ultime dichiarazioni a riguardo.

Legalizzazione Cannabis: un dibattito acceso in tutto il mondo

Non se ne parla soltanto in Italia. Non se ne parla da oggi. Già, perché sono tanti e tanti anni che in tutto il mondo c’è chi si batte per questa situazione che è sempre più nelle mani sbagliate. Gli Stati Uniti hanno da poco legalizzato la vendita e la produzione della marijuana per uso ricreativo in stati come il Colorado, Washington, Oregon e Alaska e il distretto di Columbia. Diversi anni dopo, la ‘rivoluzione’ sta arrivando anche in Europa. La Spagna è già avanti di qualche anno rispetto al resto delle nazioni comunitarie. Adesso, però, il fenomeno sta cominciando a diffondersi a macchia d’olio. Anche perché, è risaputo, il giro d’affari più proficuo al mondo viene gestito dalla mafia. Almeno, in Italia, è così. E’ quello che sostiene anche Mantero, il quale specifica che il business del narcotraffico ad oggi vale 560 miliardi di euro l’anno, mentre in Italia è stimato in circa 30 miliardi di euro, pari a circa il 2 per cento del Pil nazionale.

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“Consentire l’autoproduzione di cannabis come pure la regolamentare la produzione e la vendita di infiorescenze della cosiddetta “light” e consentirne l’utilizzo a scopo ricreativo costituirebbe un’importante tutela della salute pubblica, in quanto si sposterebbe il consumo di cannabis, dal mercato illegale di prodotti potenzialmente nocivi per la salute, a prodotti invece coltivati con rispetto per la salute dell’utilizzatore”, spiega Mantero.

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