Roberto Farnesi, Vieni da Me: “Mio padre è morto quando avevo 23 anni”

Vieni da Me, Roberto Farnesi racconta il suo rapporto col padre a Caterina Balivo durante il gioco della cassettiera.

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L’ospite di oggi di Vieni da Me, che si presta al gioco della cassettiera, è Roberto Farnesi, modello ed attore oggi impegnato con Il Paradiso della Signore. Dopo un racconto sulla sua fidanzata si parla della famiglia di Farnesi. L’intervista  prosegue e dal cassetto esce una poltroncina rossa e un biglietto.

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Roberto Farnesi e la morte prematura del padre

La poltrona spiega Farnesi”Mi ricorda mio padre, gli ultimi tempi passava molto tempo a leggere su questa poltrona rossa quindi ho l’immagine sua sulla poltrona. Mi ha avuto tardi, ma non l’ho vissuto come un nonno. Chiaramente è andato a riposo presto per meriti di guerra, era un generale, quindi me lo sono goduto molto. È morto quando avevo solo 23 anni, ma è stato un rapporto molto intenso. Io vorrei anche ora avere mio padre con me, ma è anche una presenza che sento sempre molto. Quando mi rivolgo a qualcuno per un aiuto penso sempre a lui”. Farnesi racconta poi di non essere stato comunque un figlio modello perché faceva un po’ di tutto, il padre lo ha rincorso molte volte e Roberto dichiara che a oggi suo padre sarebbe stato molto fiero di lui in quanto era un vero esteta: “Era affascinato dalla bellezza, un artista, suonava” quindi la vena artistica c’era e secondo l’attore sarebbe quindi orgoglioso del suo lavoro. Tra suo padre e sua madre c’erano 24 anni di differenza, proprio come lui e la sua fidanzata. Suo padre era un vero uomo, fatto soprattutto della parola data, sottolinea Farnesi.

Vieni da Me, Roberto Farnesi e la gavetta: “Dormivo in macchina”

L’intervista poi alla cassettiera prosegue con un plaid e le chiavi di una macchina e Farnesi ricorda che, dopo la morte del padre, decise di fare davvero sul serio l’attore per mantenersi. Fece così dei fotoromanzi e dormì anche in auto: “Non me la sentivo di pesare economicamente su mia madre, quindi mi sono arrangiato”. Farnesi ricorda che non era nemmeno così sicuro e una volta mentre si trovava in auto a dormire ha sentito nel sonno armeggiare alla serratura dell’auto: “Quelli che stavano cercando di rubare l’auto mi hanno visto, si sono spaventati e sono scappati” da quella volta però Roberto non ha più dormito in auto: “Ricordo comunque volentieri tutto perché servono ad apprezzare ciò che riesci poi a conquistare facendotelo godere di più”.

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