Vittoria Puccini invita Berlusconi a chiedere scusa alle donne

VITTORIA PUCCINI – Lei è bella, brava e anche coraggiosa. Si, coraggiosa, perchè in una intervista al settimanale ‘A’, con riferimento alle vicende legate al Caso Ruby e più in generale alle varie papi girl, Vittoria si sente di dare consigli sia al Presidente del Consiglio che alla stessa Ruby:

“A Berlusconi direi: Presidente, perché non chiede scusa?” mentre “A Ruby direi: una stella non nasce dalle cene di Arcore”. E continua così:

“Non esiste il successo facile, possono esistere solo cinque minuti di notorietà che non portano mai risultati veri. Per costruire una carriera servono impegno, tenacia, passione; non scorciatoie, non compromessi. Senza sacrifici e fatica non si va da nessuna parte […] Non sono una bacchettona, ho fatti i miei errori e altri ne farò, ma non ho mai pensato di candidarmi a guidare il Paese. Chi lo fa ha il dovere di mostrare rigore, pulizia. Oltretutto famiglia e valori sono punti centrali della politica del premier, che aveva il dovere di essere coerente. E poi che senso ha raccontarci la storia di Ruby nipote di Mubarak? Siamo forse dentro un cartone animato?”.

E Vittoria Puccini, che è mamma della piccola Elena, avuta dal compagno (ormai ex?) Alessandro Preziosi, pensando proprio al suo ruolo di madre dice:

“Non voglio veder la mia bambina di 4 anni crescere in una società che lega il corpo femminile a carriera e successo; che unisce le feste di Arcore a soldi e popolarità. Bisogna dirlo che l’esempio di Ruby, di Noemi è sbagliato”.

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