Vasco Rossi: “Ecco perchè ho scritto un pezzo per Noemi” – VIDEO

VASCO ROSSI – Anticipato dal singolo ‘Eh…già’ (passato nelle radio dal 7  febbraio), il 29 marzo è uscito il nuovo album di Vasco Rossi dal titolo emblematico ‘Vivere o Niente’ (pubblicato da EMI Music). In una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ Vasco parla di sè del nuovo album, che contiene ben 12 brani inediti. Ecco una parte dell’intervista.

Scusi, Vasco, ma c’era bisogno di sottolinearlo che lei è ancora qua?
“Beh, diciamo che dopo ‘Vita spericolata’ ero a posto, avevo scritto la canzone della vita. E invece sono trent’anni che ci sono, che scrivo canzoni oneste e sincere, che quando le riascolto ho un po’ di timore, e invece alla fine ogni volta sono proprio contento”.

È contento anche di quest’album?
“Il disco continua il discorso con i fan, anzi, non mi piace chiamarli fan, con quelli che ascoltano, che si commuovono, che capiscono quando dico che ‘faccio dei debiti con me’. Se uno non capisce, col cavolo che io mi metto a spiegarglielo”.

Il titolo è: «Vivere o niente». Quel niente sta per?
“Nel senso che tanto non sappiamo perché siamo qua, quel “niente” sta per niente, o vivi o non vivi, o vivi o subisci. Io ho scelto di vivere anche la mia vita spericolata, che non significava vita drogata. Quando Ricky Martin cantava ‘La vida loca’ andava bene, io invece facevo una canzone in cui me la prendevo con la Coca-Cola e tutti pensavano che inneggiassi alla cocaina”.

Perché ce l’aveva con la Coca-Cola?
“Era una critica alla pubblicità che ho sempre considerato un veicolo di messaggi falsi”.

Sulla copertina dell’album lei fugge in auto. Da cosa fugge Vasco?
“L’artista è un uomo in fuga dall’ipocrisia, dai benpensanti che lo vogliono far star zitto, dai posti di blocco dei conformisti, di quelli che hanno paura di chi dice le cose come stanno”.

Come funziona per lei l’ispirazione?
“Quando viene è un miracolo. Io ho degli sbalzi di umore terrificanti, ci sono giorni difficili, poi finalmente scrivo una canzone e mi scarico”.

Chi sono i cantautori che le piacciono?
“Mi piace Zucchero, mi piace la crescita di Jovanotti, mi piace abbastanza Ligabue. Ma il genere che mi fa emozionare è quello degli U2, dei Green Day…”.

Dice che la vita «è un caso e non un dono». La sua musica è un caso o un dono?
“È un caso: la natura mi ha fatto nascere per caso e mi ha dato questo talento per caso. Ma la vita non me l’ha data nessuno, siamo noi il miracolo”.

Quindi, lei non crede.
“A 15 anni sono stato in un collegio di preti per tre anni, poi mi è passata la fede. Io rispetto la religione, rispetto che uno abbia una grande illusione, come diceva Sant’Agostino. Poi ci sono quelli che non credono più in Dio e credono nell’oroscopo. Allora preferisco ancora chi crede nelle grandi illusioni”.

Come mai scrive sempre per le donne? Irene Grandi, Patty Pravo…
“Sono cresciuto in mezzo alle donne, ho una sensibilità femminile, amo la donna profondamente, ci sono delle auto che rimango lì incantato a guardarle, poi passa una donna e sparisce tutto”.

Infine, Vasco Rossi racconta come è nata l’idea di scrivere un pezzo per Noemi. Parliamo ovviamente di Vuoto a perdere’, la canzone parte integrante della colonna sonora del nuovo film di Fausto Brizzi ‘Femmine contro maschi’.

“Leggo un’intervista dove lei dice che laverebbe i piatti per una mia canzone. Mi è piaciuta la battuta, e allora dico: ‘Chi è?’. Sono andato ad ascoltare la sua canzone su iTunes e ho scritto un pezzo che fosse nel suo stile”.

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