Tamarreide parla Aldo Grasso: “La più tamarra è Fiammetta Cicogna”

TAMARREIDE – La docufiction convince, ma a metà. Anche se gli ascolti della prima puntata sono andati bene (ha ottenuto circa 2.073.000 telespettatori e uno share del 10.20), non solo c’è chi chiede – come il Codacons e l’Associazione Utenti Radiotelevisivi  che il programma venga chiuso perchè diseducativo e non adatto a un pubblico giovane, ma anche chi stronca il programma a 360 gradi, con particolare riferimento alla presentatrice Fiammetta Cicogna.

Questo è il pensiero del noto critico televisivo Aldo Grasso, che pur riconoscendo la fonte di ispirazione del programma nell’americano Jersey Shore, aggiunge però che i coatti italiani sono ben lontani dall’originale:

“Un programma del genere non sarebbe mai esistito se non fosse stato trasmesso Jersey Shore, ma i due show non sono minimamente comparabili perché i guidos (ragazzi di origine italiana che parlano un inglese particolare, non conoscono le buone maniere, si esprimono sopra le righe, ndr) sono una realtà sociale con cui fare i conti come dimostrano i libri che in America sono usciti sul fenomeno, qui ci troviamo di fronte a una pura imitazione.

Per di più, un’imitazione mal riuscita che rischia di far scattare identificazioni malsane:

“E’ un errore prendere un programma ed elevarlo a rappresentazione di una categoria; alcuni generi, come il talk show o il reality, sono dei contenitori che, per soddisfare le proprie esigenze, modellano a piacimento gli ospiti. Dunque risulta molto difficile fare una radiografia generazionale partendo da singoli programmi, si rischia solo lo stereotipo”.

In attesa di vedere la seconda puntata per Aldo Grasso “resta forte però l’impressione di programma modesto, molto modesto. Tanto povero di idee quanto ricco di cattivo gusto […] dove la più tamarra di tutti, comunque, è la conduttrice Fiammetta Cicogna“.

Intanto, dopo gli spogliarelli e gli accenni di omofobia visti nella prima puntata di Tamarreide, si è scoperto che la disinibita Cristiana Mirò (già finita a letto con il tamarro Claudio) è una tamarra piena di soldi, in quanto erede della famiglia Ambrosoli (si, quella del miele).

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