Lele Mora in carcere evita ora d’aria e rancio, legge e ha vicini di cella “vip”

LELE MORA – Come vive un vip la dura vita del carcere di Opera? Non male, a quanto pare. Lele Mora accusato di bancarotta fraudolenta sta approfittando della sua estate in cella per darsi alla lettura (ha finito “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa e sta leggendo i “Discorsi al popolo di Dio” di Karol Wojtyla), alla dieta (finora ha perso 12 chili) e alla corrispondenza (riceve più di 100 telegrammi al giorno e cerca di rispondere a tutti, oltre alle lettere che gli scrive Fabrizio Corona).

Certo l’agente delle star non sta dimagrendo proprio per scelta. Diciamo che il rancio del carcere non gli va a genio, e Lele preferisce spendere 120 euro a settimana per rifornirsi allo spaccio. Almeno così sostiene il settimanale Oggi che, insieme a Chi, rivela di volta in volta qualche indiscrezione sulla vita da carcerato dell’agente delle star.

Pensate che dal giorno della reclusione (il 21 giugno), Lele Mora non ha ancora approfittato dell’ora d’aria per via dell’afa e delle zanzare (almeno ufficialmente) e non è mai uscito di cella! Infine, pare che Lele abbia un vicino di cella tristemente noto: Olindo Romano (per intenderci, quello della “strage di Erba”).

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