Karim Capuano torna a parlare: “Era scritto nel mio destino”

Karim Capuano

KARIM CAPUANO – Chi parla dalle pagine di New Star è un Karim Capuano completamente cambiato. L’ex tronista di Uomini e Donne negli ultimi mesi ha tenuto tutti i suoi fans con il fiato sospeso dopo il terribile incidente stradale avvenuto tra lui che guidava una Smart ed un autobus. Karim era andato subito in coma e dopo una dura battaglia è riuscito a riprendersi.

Già nel salotto di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5, Karim aveva commosso tutti raccontando la tragica esperienza del coma seguita al catastrofico incidente stradale sulla via Appia. Ora torna a parlerne dalle pagine di New Star.

Come stai ora Karim?
Cerchiamo…

Perché usi quella parola?
Bisogna essere scaramantici. Hai capito quello che mi è successo? Sono
stati 26 giorni di coma. Sono tanti. Un’esperienza che…che ti rimane per tutta la vita. Lo hanno detto anche i medici: “Quando uscirai di qua non sarai più lo stesso”.

Quando ti ho visto nella trasmissione di Barbara D’Urso infatti non ti riconoscevo…
In che senso?

Eri diverso. Un po’ triste, ma quello che mi ha colpito di più è stata la profondità del tuo sguardo.

Sono molto più consapevole adesso: il coma è il coma. Penso che per un po’ si vada in un altro mondo. Specialmente nel mio caso: era un coma irreversibile. Dicevano che non avevo speranze, poi un giorno di Pasqua mi sono risvegliato.

Quindi i medici non erano positivi?
All’inizio no. Gli amici mi hanno detto che i medici mi davano… ma lo hanno detto anche i giornali, ero in una situazione drammatica.

E ora come ti senti?
Sto bene, anche se la cosa sembra assurda. I medici non se lo sanno spiegare, per loro una persona si riprende in cinque anni o nella migliore delle ipotesi in tre.

Tu invece hai avuto un recupero velocissimo…
Io quattro mesi fa ero in coma.

A conclusione dell’intervista Karim dice:Ho scoperto che siamo fragilissimi nell’animo e quando senti che le persone ti vogliono bene, a priori, hai più forza. Non perché ti manchi quella forza, ma davanti a un evento disastroso di questo genere, qualcosa viene a mancare ho avuto una seconda possibilità. Forse faceva tutto parte del mio destino, era tutto scritto”.

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