Melania Rea, spunta il movente economico per Salvatore Parolisi

DELITTO REA – In questi giorni è trapelato un particolare aggiornamento nelle indagini sull’omicidio di Melania Rea, la giovane donna di Somma Vesuviana assassinata nel Bosco delle Casermette in provincia di Teramo il 18 aprile scorso.

Gli inquirenti hanno aperto la strada a una nuova ipotesi circa il movente dell’omicidio di cui è accusato il marito della vittima. Pare che Salvatore Parolisi avesse un conto bancario segreto dove aveva versato circa 90mila euro, un tesoretto di cui la moglie non era a conoscenza. Perchè, si chiedono gli inquirenti, Parolisi aveva aperto questo conto segreto? E, soprattutto, dove aveva preso i soldi versati?

Oltre al movente passionale, dunque, si profila all’orizzonte anche quello economico. Non solo. In una intervista realizzata da TgCom all’amica del cuore di Melania, Immacolata Rosa, la donna dice chiaramente che per lei Salvatore era seriamente preoccupato di dover mantenere Melania nel caso in cui avessero divorziato.

“Sì penso che lui avesse problemi a lasciare Melania, in quanto a lui spettava il mantenimento, e inoltre le avrebbe dovuto dare un po’ di soldi. Quindi era un problema anche dal punto di vista economico… Si è visto anche dai messaggi su Facebook. Dalle cose che aveva scritto a Ludovica. Lui era molto preoccupato”.

Sempre in questa intervista, Imma ricorda gli ultimi giorni di vita di Melania, giorni tristi e cupi:

“Era triste, nervosa. Io pensavo che fosse colpa del fatto che era sempre sola. Il marito era spesso lontano. Con una bambina piccola non è facile. Era molto giù. Aveva perso il sorriso”.

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