Melania Rea: perizia determinante sugli sms cancellati

MELANIA REA – L’indagine riguardante l’omicidio di Melania Rea si colora di nuovi, inaspettati risvolti.

Dopo aver seguito la pista del movente economico, ecco che l’accusa si muove con una perizia sugli sms cancellati dal cellulare della vittima.

Mentre si fa sempre più probabile la presenza di un complice di Salvatore Parolisi, come afferma lo zio di Melania: Gennaro, l’accusa nei confronti dell’indagato chiede una perizia sul cellulare della donna, trovato accanto al cadavere il 20 aprile scorso.

La memoria del telefono in questione potrebbe contenere un’inquietante verità, dal momento che sono scomparsi tutti i messaggi, tranne quelli d’amore tra Melanie e il marito, peraltro vecchi di parecchi mesi.

A questo punto la domanda che sorge piuttosto ovvia è la seguente: chi ha cancellato gli sms e perché? Cosa contenevano di così scottante da dover essere eliminati?

La questione è di capitale importanza, poiché se la cancellazione risale a poca distanza dal delitto risulta assai improbabile che Parolisi (nel caso fosse lui l’assassino materiale) possa averli eliminati, dal momento che in quegli istanti era di vitale importanza cercare di costruirsi un alibi.

In questo caso la difesa potrebbe risultare favorita, perché sarebbe un’ulteriore prova della presenza di un’altra persona. Se invece la cancellazione risultasse successiva di un giorno al delitto il tutto potrebbe rivolgersi contro Parolisi, indicandolo come ulteriore sospettato di aver fatto sparire sms troppo scottanti.

A occuparsi delle analisi sarà il professor Oreste Andrisano, chiamato a far luce in un’indagine che brancola ancora vergognosamente nel buio.

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