Claudio Amendola Vs. Ignazio La Russa: “Se non si scusa, lo denuncio” – VIDEO

CLAUDIO AMENDOLA – In un’intervista a ‘Il Fatto quotidiano’, l’attore protagonista de I Cesaroni ha commentato il discutibile comportamento che il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha avuto nei suoi confronti. Cosa è successo?

Il primo novembre, il ministro La Russa è arrivato al Roma Film Festival per vedere il nuovo film di Pupi Avati, solo che nel preciso istante in cui ha solcato il red carpet è stato bruscamente contestato. In quel momento alcuni attori, tra cui Claudio Amendola, si trovano proprio lì accanto a lui e, secondo La Russa (che presumibilmente ha rivisto le immagini della serata), l’attore romano ha sollecitato alcuni dei contestatori ad “alzare il volume dei fischi” rivolti contro di lui.

Il ministro sul momento aveva reagito ridendo e facendo il segno della vittoria con le dita, ma poi il giorno dopo aveva dichiarato ai giornalisti: 

“Tra quei cinque che fischiavano ne ho visto uno più stronzo degli altri, Amendola, che appunto è uno stronzo… O Amendola smentisce e chiede scusa, o è proprio uno stronzo”, aggiungendo: “Chissà se quelli che aizzava all’insulto sono a conoscenza di quanto guadagna Amendola per ogni apparizione su Mediaset. Soldi di Berlusconi, naturalmente”.

Per l’attore quel giorno all’Auditorium le cose sono andate diversamente:

“700, forse 800 persone tra cui 100 fotografi hanno visto La Russa sul tappeto rosso e hanno inrrotto le loro attività per una pacifica quanto assordante manifestazione di ripulsa. Ho condiviso i fischi e li ho accompagnati con le braccia e un gaudente pugnetto al cielo che rivendico. Nulla di organizzato… degli ululati rivolti a La Russa non ero nè il regista occulto, nè il responsabile”.

Per Amendola, le accuse del ministro rientrano “nella pura diffamazione, non lo posso accettare. Quel che più mi fa inferocire è il basso riferimento a quanto guadagno e ai miei datori di lavoro. Le insinuazioni di La Russa sui miei confronti non rispecchiano la politica culturare di Mediaset e la sua frase non fa onore al presidente del Consiglio”.

E’ chiaro che Claudio Amendola non ci sta, tanto da minacciare un’azione legale:

“In relazione alla gratuita aggressione verbale da me subita da parte dell’On. Ignazio La Russa, ritengo doverose delle immediate e formali pubbliche scuse dell’Onorevole trovandomi costretto in caso contrario ad agire in sede giudiziaria. Non ritengo di dover ulteriormente commentare dato il bassissimo livello della polemica”.

Solo le scuse del ministro potrebbero evitare il ricorso alla legge, ma lo stesso Amendola è molto scettico al riguardo:

“Le scuse non credo arriveranno. Ci vediamo in Tribunale. Che un ministro della Repubblica trovi il tempo di darmi sei volte dello stronzo in una delle giornate più drammatiche per l’Italia mi stupisce, che lo stesso mi indichi come capopolo mi indigna… La questione è semplice: o La Russa si scusa nell’arco di 48 ore, oppure intraprenderà l’azione legale in sede civile che la situazione merita. Una volta avuta soddisfazione, sarò lieto di donare la cifra a un ospedale pediatrico”.

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