Facebook: la bufala della “tassa sugli animali domestici” di Mario Monti

FACEBOOK – Se bazzicate su Facebook almeno una volta al giorno non potete non aver notato il messaggio di stato che alcuni vostri amici avranno postato sul loro profilo, invitandovi a fare lo stesso. Il testo recita più o meno così:

CI MANCAVA SOLO QUESTA: Il governo Monti sta emanando nuove leggi da approvare, una tra le quali la legge sugli animali domestici. Ogni famiglia dovrà pagare una tassa su ogni animale domestico in quanto il signor Monti li definisce BENI DI LUSSO, non beni affettivi. La ringraziamo, professor Monti, perche in questo modo, lei sarà complice dell’aumento degli abbandoni, delle uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno abbandonati da chi non può permettersi ulteriori spese, o che non verranno mai e poi mai adottati da un canile. COPIA E INCOLLA

A quanto pare però si tratta di una bufala, come spiega il blog Attivissimo:

“Al momento non c’è alcuna ‘legge sugli animali domestici’ emanata o ipotizzata dal governo Monti. L’appello nasce forse da un’interpretazione cinofallica di un articolo del Corriere di ottobre 2011 a firma di Danilo Mainardi, nel quale Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari, segnala amareggiato che ‘tra le sette categorie del nuovo redditometro sperimentale presentato all’Agenzia delle Entrate comparirebbero le spese veterinarie per gli animali una volta detti da compagnia e che oggi si preferisce chiamare d’ affezione’. La critica al redditometro è ampliata in un articolo dell’Associazione. Un’altra origine possibile è un articolo di Tecnologia-ambiente.it, che paventava una presunta ‘tassa sui cani’ in quanto considerati ‘beni di lusso’ ma poi è stato rettificato per chiarire appunto che non si tratta di una tassa ma di una inclusione nel redditometro. A sua volta, questo articolo citava una petizione su Petizionionline.it che non è stata rettificata. Idem dicasi per Leggo.it, che tuttora parla della ‘tassa’ come se fosse un dato di fatto. C’è anche un’altra petizione su Firmiamo.it“.

Insomma, niente paura, anche se possedete un’intera cucciolata di cagnolini nel vostro appartamento non dovrete sborsare nemmeno un centesimo allo Stato.

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