Freddie Mercury: 20 anni dopo la sua morte osannato ovunque, ma non a Zanzibar – Video

FREDDIE MERCURY – Ieri si è celebrato il ventennale della morte di Freddy Mercury, con spontanee manifestazioni di cordoglio e appelli su Facebook di tutti i tipi, sul genere “perché Dio ci ha tolto Freddie Mercury e ci ha lasciato Gigi D’Alessio?).

Mentre in tutto il mondo si è pianto e ricordato la scomparsa di uno degli ultimi grandi, intramontabili (è innegabile che le sue canzoni siano universalmente conosciute e amate da un pubblico di tutte le età) miti del rock, in Zanzibar si sono spese un pò meno lacrime.

Gà forse non tutti sanno che il mitico Freddie dalla voce d’angelo, il cui vero nome è Farrock Bulsara, era nato 65 anni fa proprio a Stone Town, capitale di Zanzibar. Certo, non c’è guida turistica della Tanzania che non citi questi illustri natali, ma le commemorazioni finiscono lì.

Perché?

Il motivo è presto detto, il leader dei Queen che tanti capolavori musicali ci regalò nella sua breve, ma folgorante esistenza, da Another One Bites the Dust, passando per Bohemian Rhapsody, a We are the champions ecc…, era gay ed è morto di AIDS.

Ed essere omosessuali in Tanzania, paese a maggioranza musulmana, è reato.

Ed ecco quindi che l’icona pop per eccellenza viene osannata ovunque, ma non in patria. Il ventennale della sua triste dipartita potrebbe essere l’occasione per cambiare un pò la situazione?

Noi vi lasciamo con alcune canzoni che il grande Freddie ci ha lasciato in eredità e ci piace sperare che la musica vada al di là di queste stupide barriere e preconcetti per arrivare al cuore della gente.

E se è dolorosamente vero che la vita, talvolta, è breve e crudelmente fugace lo è altrettanto che le sue canzoni sono eterne e vivranno per sempre.

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