VADA A BORDO CAZZO! La telefonata tra De Falco e Schettino è già tormentone VIDEO

VADA A BORDO, CAZZO! Un hashtag dedicato su Twitter (#vadaabordocazzo), centinaia di gruppi e pagine dedicate su Facebook, addirittura una linea di t-shirt: l’esortazione fatta dal capitano di fregata Gregorio De Falco al comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, è già un tormentone. Ecco la trascrizione della telefonata. Sotto, il servizio di Corriere TV e il video con l’audio della chiamata.

– De Falco: «Sono De Falco da Livorno, parlo con il comandante?»
– Schettino: «Sì, buonasera comandante De Falco»
– De Falco: «Mi dica il suo nome per favore»
– Schettino: «Sono il comandante Schettino, comandante»
– De Falco: «Schettino? Ascolti Schettino. Ci sono persone intrappolate a bordo. Adesso lei va con la sua scialuppa sotto la prua della nave lato dritto. C’è una biscaggina. Lei sale su quella biscaggina e va a bordo della nave. Va a bordo e mi riporta quante persone ci sono. Le è chiaro? Io sto registrando questa comunicazione comandante Schettino…»
– Schettino: «Comandante le dico una cosa…»
– De Falco: «Parli a voce alta. Metta la mano davanti al microfono e parli a voce più alta, chiaro?»
– Schettino: «In questo momento la nave è inclinata..
– De Falco: «Ho capito. Ascolti: c’è gente che sta scendendo dalla biscaggina di prua. Lei quella biscaggina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone e che cosa hanno a bordo. Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza. E mi dice il numero di ciascuna di queste categorie. E’ chiaro? Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto… veramente molto male… le faccio passare un’anima di guai. Vada a bordo, cazzo!»
– Schettino: «Comandante, per cortesia…»
– De Falco: «No, per cortesia… lei adesso prende e va a bordo. Mi assicuri che sta andando a bordo..
– Schettino: «Io sto andando qua con la lancia dei soccorsi, sono qua, non sto andando da nessuna parte, sono qua…»
– De Falco: «Che sta facendo comandante?»
– Schettino: «Sto qua per coordinare i soccorsi…»
– De Falco: «Che sta coordinando lì? Vada a bordo. Coordini i soccorsi da bordo. Lei si rifiuta?»
– Schettino: «No no non mi sto rifiutando»
– De Falco: «Lei si sta rifiutando di andare a bordo comandante?? Mi dica il motivo per cui non ci va?»
– Schettino: «Non ci sto andando perché ci sta l’altra lancia che si è fermata…»
– De Falco: «Lei vada a bordo, è un ordine. Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato l’abbandono nave, adesso comando io. Lei vada a bordo! E’ chiaro? Non mi sente? Vada, mi chiami direttamente da bordo. Ci sta il mio aerosoccorritore lì»
– Schettino: «Dove sta il suo soccorritore?»
– De Falco: «Il mio soccorritore sta a prua. Avanti. Ci sono già dei cadaveri Schettino»
– Schettino: «Quanti cadaveri ci sono?»
– De Falco: «Non lo so.. Uno lo so. Uno l’ho sentito. Me lo deve dire lei quanti ce ne sono, Cristo»
– Schettino: «Ma si rende conto che è buio e qui non vediamo nulla…»
– De Falco: «E che vuole tornare a casa Schettino? E’ buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave tramite la biscaggina e mi dica cosa si può fare, quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!»
– Schettino: «(…) Sono assieme al comandante in seconda»
– De Falco: «Salite tutti e due allora. (…) Lei e il suo secondo salite a bordo, ora. E’ chiaro?»
– Schettino: «Comandà, io voglio salire a bordo, semplicemente che l’altra scialuppa qua… ci sono gli altri soccorritori, si è fermata e si è istallata lì, adesso ho chiamato altri soccorritori…»
– De Falco: «Lei è un’ora che mi sta dicendo questo. Adesso va a bordo, va a B-O-R-D-O! E mi viene subito a dire quante persone ci sono»
– Schettino: «Va bene comandante»
– De Falco: «Vada, subito!»

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