Enrico Ruggeri: le mie canzoni? Prima le adulate ma poi… le scaricate!

ENRICO RUGGERI – Sono dichiarazioni che faranno discutere quelle fatte su Facebook da Enrico Ruggeri. Il cantante si è (giustamente) chiesto perché mai, nonostante i complimenti dei fan per il nuovo disco, le vendite non siano affatto soddisfacenti.

Tutti i cantanti sono soliti snocciolare cifre quasi sempre gonfiate sulle loro vendite. Io invece voglio essere sincero: il mio nuovo cd non sta andando bene. Tutti mi fanno i complimenti, tutti dicono di averlo ascoltato, ma le vendite sono molto più basse della mia media. Mi sembra strano proprio in un momento in cui grazie a facebook e twitter ho instaurato un rapporto continuativo e cordiale con decine di migliaia di persone. Non posso pensare che tutti questi miei amici vogliano solo interagire con me senza aver voglia di sentirmi cantare. E non voglio pensare che tutte queste persone lo abbiano scaricato illegalmente. Cosa pensate in proposito?

Le risposte dei fan hanno cominciato da subito a fioccare, ed Enrico (forse spinto dal suo ufficio stampa o da quello della sua casa discografica) è stato costretto a rispondere, puntualizzando.

Ciò che ho scritto NON ERA una autocritica, NON ERA una dichiarazione di fallimento, NON ERA una lamentela nei confronti della mia casa discografica, che è vittima e non artefice di questa situazione.
Volevo sollecitare un dibattito su un problema che penalizza non gli artisti come me, fortunati e svincolati dal pensiero di vendere dischi.
Quelli che subiscono questa situazione sono i nuovi musicisti, soprattutto i migliori, quelli che avrebbero bisogno di tempo, investimenti e lavoro per diventare i prossimi artisti di vertice.
Avrei potuto tacere: paradossalmente questa situazione impedisce il ricambio generazionale e quindi avvantaggia chi, come me, è già saldo al suo posto.
Ma sono così, non riesco a tollerare ingiustizie.

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