Sabrina Salerno: “Sono tutta naturale, non ho mai fatto nessun intervento”

SABRINA SALERNO – E’ stata l’icona degli anni ’80 e con le sue curve burrose ha fatto sognare milioni di uomini. Sabrina Salerno, però, giura di non essere mai ricorsa alla chirurgia estetica per mantenere la sua forma fisica perfetta: “Non ho mai fatto alcun intervento estetico in vita mia, lo giuro su mio figlio. Verso la fine degli anni ‘80 per mettere a tacere le malelingue, chiesi al professore Giorgio Fischer, un luminare dell’International Academy of Cosmetic Surgery. Ebbene, dopo una serie di visite ed esami, lui emise un certificato di autenticità nel quale dichiarava che non mi ero mai sottoposta ad alcuna operazione. Pensare che il mio produttore di allora, convinto che non fossi abbastanza maggiorata, mi faceva imbottire il seno con dei calzini”, ha setto la Salerno al settimanale GrandHotel.

Sabrina Salerno confessa di aver sempre vissuto bene con il ruolo di sex symbol: “Lo vivevo benissimo perché nonostante la mia timidezza ho una fortissima componente aggressiva. Io ero un prodotto e sapevo vendermi bene. Sai, ancora oggi salgo sul palco in pantaloncini corti. Ho un fisico che regge bene il passare degli anni e, in questo, mi sento fortunato come Gianni Morandi”.

Prima di incontrare il suo attuale marito da cui ha avuto un figlio, la Salerno confesse tutti i suoi amori passati: “Ero pazza di Sandy Marton, il cantante di People from Ibiza, ma soffrivo perché lui manco mi vedeva nemmeno. L’ho rivisto di recente e mi ha detto: “Sabrina che cretino sono stato! Come ho fatto a lasciarmi scappare una ragazza come te!” Poi è stata la volta di Nick Kamen, l’ex modello lanciato da Madonna. Con lui ho fatto un’intera tourneè in Francia: viaggivamo nella stessa limousine e non ci rivolgevamo parola per ore, ognuno in silenzio, perso nel suo libro. Infine, a 19 anni, mi sono innamorata di Pierre Cosso: era dai tempi del liceo che tenevo i suoi poster in cameretta. E quella volta è andata bene. Pierre ed io siamo stati insieme per un po’: ci lasciavamo e ci riprendevamo perché avevamo entrambi troppi impegni. Per fortuna, nel 1993, ho conosciuto mio marito, che era proprietario di una sala di registrazione. Non ci siamo più lasciati”.

 

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