Annalisa Minetti: finalmente non possono più dire ‘Ha vinto perché è cieca’

ANNALISA MINETTI – Vanity Fair ha dedicato la copertina del n°26 a una donna che, nella vita, non si è mai data per vinta: Annalisa Minetti, vincitrice di Sanremo e medaglia di bronzo alle Paralimpiadi 2012. In particolare, classificarsi prima nella categoria non vedenti nei 1500 metri per Annalisa è stata una bella rivincita:

La pista è uguale per tutti, lì non potevano polemizzare, dire di me quello che hanno detto a Sanremo: “Ha vinto perché è cieca e ha impietosito il pubblico”. Ecco, questa vittoria la sento più giusta e mia di quell’altra. Infatti mi sento più atleta che cantante. Cantare per me è come respirare. Correre è frutto della mia volontà. In pista le mie fragilità non esistono più, mi sento tranquilla, forte, serena. La più figa del mondo!

Certo, se le si chiede di sognare in grande, la Minetti non nega di voler sfondare anche come cantante e si immagina….

Un varietà in Tv dove poter finalmente far sentire e vedere quello che so fare. Cantare un pezzo di Jovanotti, duettare con la Pausini… Insomma, avere più soddisfazioni. Mentirei se dicessi che ho avuto quello che meritavo. Anche se mi considero comunque fortunata, la verità è che mi sono accontentata: canto nelle piazze e non vendo un disco.

Ma cosa è andato storto dopo la vittoria a Sanremo?

Puoi essere bravo, ma se sei gestito male non ce la fai. I miei manager sono stati pessimi, cavalcando la mia condizione di non vedente mi hanno danneggiato, perché la gente dopo un po’ si è giustamente stufata. Avessi avuto una produttrice come Caterina Caselli, avrei sicuramente fatto una carriera diversa.

Dopo quei 1500 metri però qualcosa è cambiato, finalmente:

 Tanta gente si è appassionata per me, forse mi immaginavano meno combattiva, meno simpatica. Non vorrei esagerare, ma oggi sento di essere molto stimata. Ho ricevuto anche qualche sms dai colleghi. Il mio mito Claudio Baglioni è stato molto affettuoso. Mi ha scritto anche Panariello: mi ha fatto molto piacere, dopo quello che era successo.

Già Panariello. La cantante lo accusò di averla esclusa dall’edizione del 2006 del Festival di Sanremo perché non vedente:

Fu il mio manager dell’epoca a riferirmi, probabilmente esagerando, che non mi volevano perché sul palco ho sempre bisogno di un accompagnatore. Mi arrabbiai, e la pagai cara: non solo non andai al Festival ma Gianmarco Mazzi, il direttore artistico, mi disse in faccia che – finché ci sarebbe stato lui – io con Sanremo avevo chiuso.

Ma la Minetti non si è lasciata scoraggiare e ha provato a partecipare ogni anno da allora:

Spesso consapevole che non mi avrebbero preso: la mia credibilità discografica è ai minimi termini. Ora che Mazzi non c’è più, spero di tornare. Quel palco mi manca.

Impostazioni privacy