Lele Mora: “Fabrizio Corona il mio grande amore”

LELE MORA – Lele Mora si sente un miracolato per essere riuscito a sopravvivere al carcere e oggi può tornare a sorridere. Ospite de La Zanzara su Radio 24, Lele Mora ha dichiarato che alle prossime elezioni voterebbe Matteo Renzi: “Mi piace moltissimo. E’ un gran figo, sexyssimo. Puo’ piacere a tutte le donne d’Italia. Una faccia un po’ sorniona, un po’ strafigo e un po’ che trasmette sensualita’. Se mi ricorda Berlusconi? Ma va la e’ un’altra cosa”.

L’ex presidente del consiglio, però, occupa ancora un posto speciale nel suo cuore: “Ama il suo paese e dovrebbe ricandidarsi, c’e’ ancora bisogno di lui, e’ il numero uno in tutto. E’ ancora un ragazzino anche se ha 75 anni. E’ un uomo che non li dimostra, lavora 22 ore al giorno. Berlusconi al paese fa bene. Non sento Berlusconi da molto prima del carcere, dal 7 gennaio 2011, sono amico suo dal 1986. Non ho mai portato escort a Berlusconi, mai. E’ un uomo che ama moltissimo le donne e il sesso”.

Lele Mora torna a parlare di Fabrizio Corona, il suo grande amore: “Corona e’ stato un grande amore prima e quando sei innamorato avevo le bistecche sugli occhi, ero soggiogato tantissimo. A Corona ho dato parecchi soldi per farlo stare sereno. Mi dispiace perche’ gli ho dato delle cose che potevo evitare di dargliele. Io non rinnego niente di quello che ho fatto ma non riapparirei. Non ho mai pagato per il sesso e l’errore piu’ grande che ho fatto e’ stato apparire”.

Non risparmia neanche Nicole Minetti: “E’ una gran bella donna, non la ingaggerei. Se fossi il suo agente gli sconsiglierei di sfilare sulle passerelle. Anzi le do’ un consiglio: o fai politica o le sfilate. Abbiamo gia’ avuto Cicciolina che aveva sospeso i suoi spettacoli erotici quando faceva la parlamentare, e’ stata piu’ dignitosa. Cicciolina era meglio. Neanche il Lele Mora di un tempo avrebbe fatto i complimenti alla Minetti”.

Infine si lascia andare ad un duro sfogo: “Ho sofferto talmente tanto in 400 e passa giorni di carcere; ora vado a fare il sociale per aiutare le persone che non hanno voce. Sono sempre stato cattolico e credente, ho degli obbiettivi, non e’ questione di conversione dopo il carcere. Lavoro per don Mazzi e saro’ volontario per tre volte alla settimana per sei ore al giorno. Non mi e’ stato imposto ma l’ho promesso al don. Mi daro’ all’orto-terapia, mettero’ a posto la casetta dello zio Tom, un ristorante, un centro di accoglimento per i giovani. Organizzero’ eventi e portero’ gli sponsor anche per altre sedi in giro per il mondo”.

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