Bambino trascinato via da scuola dalla polizia, il padre: ho salvato mio figlio – VIDEO

Il video shock del bambino trascinato via a forza da scuola dalla polizia ha fatto il giro del web ed è finito anche al telegiornale. Le riprese fatte da una zia del piccolo Leonardo, inviate a “Chi l’ha Visto” e poi rimbalzate sul web, hanno sconvolto e fatto discutere. La patria potestà del bambino era stata tolta alla madre da tempo ma tutte le volte che i servizi sociali avevano provato a prelevare il piccolo, quest’ultimo si era nascosto o opposto con decisione, rendendo impossibile il trasferimento. E così dopo settimane di tentativi, il “prelievo” era stato predisposto in un ambiente neutro, ovvero a scuola.

Il padre del bambino, intervistato sull’accaduto, ha rassicurato tutti dicendo che per il momento Leonardo è stato “inserito provvisoriamente in una comunità adatta al suo recupero, prima di essere affidato a me“. La madre Ombretta, in una telefonata a Mattino Cinque, ha confermato che il figlio si trova in una casa famiglia ma che le è stato impedito di vederlo.

La Corte d’appello di Venezia ha emesso un provvedimento grave che ha portato alla decisione di far decadere la patria potestà della madre” ha spiegato poi l’uomo “e il motivo di ciò è consistito nell’aver attuato un ostruzionismo strenuo che ha impedito la frequentazione tra me e io mio figlio. Per cui, di fatto il bambino non l’ho più visto. Anche perché il comportamento della madre e dei suoi familiari ha cagionato al bambino una psicopatologia secondo la quale mio figlio è esposto ad un rischio altissimo di patire dei disturbi mentali nel corso dell’evoluzione“.

Il bambino” ha aggiunto il padre “necessita di un sostegno di psicoterapeuti qualificati e finora non è stato possibile (…) Ha un condizionamento che lo porta ad avere comportamenti che non sono autentici. Non bisogna fermarsi al dato formale e apparente del bambino che fa resistenza, come si è visto ieri a scuola, perchè il bambino quando si comporta così è vittima del condizionamento“.

E ancora: “Ho salvato mio figlio e inevitabilmente i momenti difficili sono stati tantissimi. Io per primo avverto una pesantezza però ho la consapevolezza di fare il bene di mio figlio. Penso come padre di aver diritto a frequentarlo come mio figlio, ancor prima, ha diritto di frequentare me e quindi di avere un padre. Io e la mia famiglia siamo stati totalmente eliminati dalla vita di mio figlio per periodi lunghissimi. È una situazione drammatica che non auguro a nessun figlio e a nessun padre e per la corretta evoluzione di un bambino penso si debba mantenere dei rapporti significativi con entrambi i rami parentali. O bisogna lasciare crescere il figlio, sono solo orfano del padre, ma educato all’odio del padre?“.

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