Pippa Middleton: italiani, mi volete a cena? Cucino io!

PIPPA MIDDLETON – E’ finita sulla copertina di Vanity Fair la futura zia del royal baby (o babies, dato che Kate Middleton potrebbe essere incinta di due gemelli). Pippa, nota ai più per il sinuoso lato b mostrato alle nozze della sorella, ha rilasciato una lunga intervista in cui parla del Natale in famiglia.

Natale, quando ero bambina, iniziava al termine dell’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Un momento clou era l’acquisto dell’albero – ricordo come fosse ieri l’odore di resina al vivaio – e poi, a casa, le ore passate a decorarlo con le catene di carta, mentre dal forno usciva la prima mandata di mince pies, le tipiche tortine speziate di frutta secca. Le abitudini della nostra famiglia, da allora, non sono cambiate: mangio ancora troppo, e l’apertura delle calze con i regali continua a essere per me un momento elettrizzante. La sola vera differenza è che allora ci davano da bere lo Shloer, una bevanda gassata al succo d’uva, e noi bambini facevamo finta che fosse champagne. 

Da sempre associo i cibi a un luogo e a un tempo, e il mio libro Festa in famiglia è esattamente questo, una «bibbia» stagionale di piatti, bevande, tradizioni, decorazioni, giochi. Le feste ti danno l’occasione di mangiare cibi speciali, di creare atmosfere speciali. Non è un lusso, è nutrimento per la mente e il cuore, è il bisogno di rifugiarsi nelle cose che importano, la casa, la famiglia, gli amici, il piacere di condividere. (…) Natale è il periodo dell’anno che preferisco. Anche i suoi cliché mi riempiono di una nostalgia struggente. A differenza di voi italiani, che celebrate già la sera della vigilia, le famiglie britanniche fanno festa solo il 25, ma più che il giorno stesso conta il periodo che lo annuncia. È bellissimo quando, ai primi di dicembre, i pub iniziano a servire vin brûlé, e basta aprire la porta per sentire quell’odore che sa di festa. È anche l’unico momento dell’anno in cui ci si scambiano ancora bigliettini scritti a mano. 

Perché l’aspetto più bello di una festa è che riunisce le persone – familiari o amici, non importa – e regala un’intimità che, in sé, non costa nulla. La casa è il luogo dove si può fare festa ciascuno secondo le proprie possibilità, senza la spesa che mangiare fuori comporta. E i miei ricordi più cari non hanno a che fare con la sontuosità della tavola e la preziosità del cibo: a rimanere impresse sono la compagnia e l’atmosfera, cibi che nutrono il cuore e confortano l’anima. 

Ecco perché ho scelto, per Festa in famiglia, ricette tradizionali britanniche che consolano e rassicurano come un vecchio maglione o una tazza sbeccata. Il segreto del ricevere sta nel perfetto equilibrio tra gioia e semplicità. Spero che tutti voi possiate usare questo libro come punto di partenza, e che nel riempire le parti mancanti vi divertiate come mi sono divertita io. Buon Natale a tutti.

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