Michelle Hunziker: l’ex fidanzata di Tomaso Trussardi la mette in guardia

MICHELLE HUNZIKER E TOMASO TRUSSARDI – Michelle Hunziker, accanto al suo Tomaso Trussardi, sta vivendo un periodo d’oro ed è pronta a diventare di nuovo mamma. Il momento magico della showgirl, però, potrebbe essere rovinato dalle dichiarazioni dell’ex fidanzata di Tomaso Trussardi, Anna Munafò, attrice e secondo posto a Miss Italia 2005 che dalle pagine di Di Più mette in guardia Michelle su chi sia davvero Tomaso Trussardi.

Il mio futuro marito non merita che la sua futura moglie gli nasconda le sofferenze che ha vissuto nel passato. Voglio liberarmi di un peso che mi porto addosso dal momento in cui ci siamo conosciuti – ha dichiarato a “DiPiù” – Alla tua attuale fidanzata, Michelle Hunziker, hai mai parlato di quel giorno? Tutto ebbe inizio nel 2005, quando partecipai a Miss Italia. Arrivai seconda (…). Pochi giorni dopo, la società che tutt’ora organizza il concorso ricevette una chiamata, all’altro capo del filo c’eri tu. Dicevi di volermi tra le modelle della tua casa di moda. Ci incontrammo a Milano, poco dopo mi chiamasti, e io, nel vedere quel numero pensai subito di avercela fatta”.

Tomaso aveva organizzato un incontro di lavoro, ma il vero obbiettivo era quello di conoscerla: ” Tu continuasti a corteggiarmi, a mandarmi sms, fiori e regali. Nessuno era mai stato così generoso con me. Malgrado la rabbia, fui lusingata dal tuo corteggiamento così insistente. In diretta allo Zecchino d’Oro di Bologna all’improvviso arrivasti in studio. Durante la diretta della trasmissione, con Pippo Baudo ospite al centro dello studio, ti presentasti con un mazzo di fiori in pugno. Poi rimanesti con me per altri due giorni. Pensando a quel tuo gesto, riuscii a dimenticare il modo in cui mi avevi agganciato. Continuammo a vederci anche nel 2006, a Milano mi presentasti le tue sorelle”.

Poi al’improvviso è tutto finito: “A un certo punto tu smettesti di chiamarmi e io, sentendomi abbandonata a me stessa, smisi di farmi sentire. Ma sai qual è la cosa che i faceva soffrire di più? Esatto, era il fato di non essere riuscita a dirti quello che invece ti sto dicendo in questa lettera. Per elaborare un’umiliazione ci vuole tempo. Anche per trovare il coraggio di raccontarla. Poco dopo, ti fidanzasti con una ragazza che mi assomigliava molto, al punto che anche i fotografi e i giornalisti per molto tempo continuarono a scambiare per me”.

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