Sarah Scazzi, la madre a Domenica Live: “Morta perché sapeva troppo” – VIDEO

SARAH SCAZZI – Mentre Cosima e Sabrina attendono di conoscere la loro sorte e Michele Misseri continua a giurare di aver ucciso da solo Sarah Scazzi, la madre di quest’ultima, la signora Concetta, si sfoga a Domenica Live.

Tutto ruota intorno a loro” dice riferendosi alla sorella Cosima e alla nipote Sabrina “dai testimoni agli indizi, tutto conferma che sono state loro. Abbiamo tutti gli accertamenti e il pm ha fatto un ottimo lavoro. Cosa possiamo chiedere di più? Mi chiedo solamente, queste persone in quale famiglia sono vissute? In una famiglia di criminali? Non hanno avuto un briciolo di pietà verso questa bambina”.

Mentre il pm chiedeva l’ergastolo per le due presunte assassine, Concetta era lì, a studiare la loro reazione: “Ho visto Cosima impassibile e non ho visto piangere Sabrina, anche se i giornalisti dicono che sia scoppiata a piangere“. Michele Misseri, lo zio di Sarah, rischia invece 9 anni: “Se la legge prevede questo, è bene che li faccia: sarà anche innocente per l’omicidio, ma ha pur sempre seppellito una bambina. La legge umana prevede questo. È inutile chiedere di più o di meno“.

Sono stata dove Michele ha seppellito Sarah” ha confessato Concetta. “E sono ricordi che fanno molto male. Ma ho voluto rendermi conto, vedendo i luoghi e le distanze, che non ha potuto fare tutto da solo. Ho visto l’albero di fico. Ha fatto troppe manovre, l’ha vestita l’ha spogliata. Sarebbe trascorso troppo tempo. Non poteva essere da solo. Il pm dice che fosse lì con il nipote ed il fratello“.

Secondo mamma concetta, la piccola Sarah è morta perché sapeva troppo: “Sarah conosceva quasi tutti i segreti di Sabrina: magari l’hanno portata a qualche festino e ha visto qualcosa che l’ha sconvolta. C’è gente che sa e se non parlano non possiamo sapere tutta la verità fino in fondo. Gli amici, Ivano, Alessio, Mariangela, forse sanno e non dicono nulla“.

Qui il video: http://www.video.mediaset.it/video/domenica_live/full/377749/puntata-del-10-marzo.html (dal minuto 48)

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