Mercedesz Schicchi su suo padre Riccardo: “Non l’ho mai giudicato”

MERCEDESZ SCHICCHI – Seria, timida, molto diversa dall’immagine trasgressiva dei genitori, Mercedesz Schicchi, ai microfoni di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, ha parlato della sua infanzia e di suo padre, Riccardo Schicchi, scomparso poco tempo fa. Mercedesz, che ha avuto qualche esperienza al cinema ma che ora studia psicologia in Inghilterra, ci tiene a precisare che la sua infanzia è state felice e normale.

Io non mi ricordo quando ho scoperto il lavoro dei miei genitori perché ho sempre saputo quello che facevano. Quando ero piccola, non capivo bene e non vedevo cosa ci fosse di male. Andavo spesso nell’ufficio di mio padre e vedevo questi poster di donne con il seno scoperto e per me era normale. Una volta, un compagno di classe mi domandò: “Tua madre è una pornostar?”, io gli dissi di sì e lui mi ha risposto “Ora lo dico a tutti!”. Da quel momento, ho iniziato a fare domande e mia madre mi ha detto la verità, dicendomi che il suo lavoro non era accettato da tutti. Mia madre mi diceva di non dirlo in giro. Oggi, in Inghilterra, non dico che lavoro fanno i miei genitori”.

Mercedesz non ha mai voluto giudicare il padre per le sue scelte professionali: “Io sono cresciuta, non vedendoci niente di male, lo so che non è normale ma sono cresciuta così. Chiunque altro, al posto mio, la penserebbe come me. Io non giudicherò mio padre, se la gente vuole giudicare, giudicasse. Non c’è stato bisogno che mio padre mi raccontasse il suo lavoro perché io lo sapevo. Ho avuto un’infanzia normale, la gente pensa chissà cosa. La gente mi dà fastidio, non quello che fanno i miei genitori. I loro commenti vanno ignorati”.

Sulla sua sessualità, la 21enne ha ribatido di aver avuto una vita normale al contrario di altre ragazze magari cresciute in famiglie più normali: “A parte il fatto che alcune delle mie amiche si fanno domande stupide che io non mi sono mai fatta. Ho sempre saputo queste cose ma io sono normalissima. Prima di fare l’amore, ho aspettato di essere innamorata. Oggi le ragazze, invece, lo fanno già a 14 anni ed è ridicolo”.

 

 

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