Kasia Smutniak vuole salvare il Tibet in ricordo di Taricone

 

SMUTNIAK – “Era il 2003. Un giorno Pietro tornò a casa e disse: “Andiamo nel Mustang”… Dovevamo restare dieci giorni, passò un mese. Eravamo sopraffatti dalla bellezza di queste montagne, avevamo perso il senso del tempo… Al ritorno, Pietro non smetteva di parlarne… Diceva: “Dobbiamo fare qualcosa per questa gente”. Ma siamo stati distratti dalle mille cose della vita. Io sono rimasta incinta. Poi lui è morto”.

Con queste parole Kasia Smutniak parla del progetto che finalmente vedrà al luce in Tibet: una scuola fondata grazie alla Pietro Taricone Onlus.

La scuola, fortemente voluta dall’attrice, ospiterà ragazzi fino ai 18 anni di età.

“Ci saranno nove aule, laboratori, biblioteca, sala studio. E un dormitorio, con cucina e refettorio: è necessario, perché i collegamenti sono difficili e l’inverno, con la neve, è impossibile viaggiare. Ci sarà un cortile interno protetto dal vento, che da queste parti è violentissimo, con giardino e area giochi. L’edificio sarà costruito nel tradizionale stile mustangi, per non deturpare e per insegnare l’amore di questa grande cultura, ma ci saranno vetrate per far entrare la luce e trattenere il calore, e pannelli solari. Ho scelto Ghami perché è al centro della zona, raggiungibile da ogni parte del Mustang”.

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