Le 10 tipologie di uomo con cui non andare MAI a letto!

Il simpaticissimo blog Theficienti ha stilato una lista di uomini da evitare come la peste quando si tratta di scegliere il partner con cui andare a letto (se siete uomini e vi sentite offesissimi, vendicatevi facendoci quattro risate sulla versione maschile del post: i 10 tipi di donne con cui non andare mai a letto).

IL SUDATO
Prima di lui credevi che una luccicante sudorazione alla Brad Pitt in Troy fosse sessualmente stimolante e non appena il suo corpo si inumidisce ti gasi come una Sprite sulle scale. Pochi secondi dopo sei però costretta a ricrederti. Fare l’amore con lui è come guardare le Niagara Falls, a saperlo ti saresti dotata di impermeabile giallo e cappellino con ombrello come in Una settimana da Dio. Mentre sta sopra, ti gocciola addosso come una grondaia arrugginita e perde acqua come un radiatore bucato, e tu, a confronto, ti senti arida come la Death Valley. Inverno o estate che sia non fa differenza, l’umidità della stanza sale al 98% e il deumidificatore arranca come un vegano ad una gara di hot dog. La gravità non ti aiuta, allora per non affogare in una falda sudorifera, decidi di stare sopra. La cosa si fa più raccapricciante del previsto: le chiappe si appiccicano a lui come una canotta ad un maratoneta. Powerade.
IL TIMIDO
La sua timidezza e la sua carineria ti stuzzicano, ma supponevi fosse inibito. Cosa ti aspettavi? Ti spogli da sola evitando che sopraggiunga la morte per senilità, mentre lui ti guarda immobile come uno spaventapasseri(ne) e prova ad imitarti inciampando su se stesso e mostrando disgraziatamente un fantasmino figarepellente e uno slip con elastico molle, fermo come Malgioglio davanti a Sasha Grey. Impiega 35 minuti per capire il funzionamento del reggiseno mentre tu osservi dietro di lui un’intera puntata di Marzullo facendotela apparire più avvincente del finale di Titanic. Ti preme le tonde bombe come se dovesse disinnescare un ordigno e intanto prova a cercare invano una stazione radio attraverso i capezzoli. Ha un fisico da sbucciatore di arachidi professionista e durante l’atto fatica a centrare il buco della serratura come Lindsay Lohan alle 4 del mattino. Libretto di istruzioni.
IL MANOVRATORE PALESTRATO
Ti ha scambiata per il manubrio della palestra, crede di poterti alzare e girare come un hula hoop, ti ruota così tanto che neanche il London Eye. Mentre ti possiede e ribalta come un istruttore di Judo, guarda compiaciuto i suoi bicipiti gonfi dotati di sobrio tatuaggio tribale visto su Fast e Furious, aspettando il giudizio di Rudy Zerbi ed emette suoni gutturali da Visigoto in battaglia che manco un pornoattore tedesco. Nel complesso non è malvagio, ma azzardare una seconda prestazione ti assicurerebbe una completa rottura del bacino e una deambulazione con stampelle per un mese. Grizzly una tantum.
IL SUPERBO
Ogni uomo è vanaglorioso, ma lui è il tripudio della presunzione, un po’ come Cristiano Ronaldo dal dischetto. Esprime frasi tipo “Lo so che lo vuoi, lo so che mi brami, lo so che non hai mai visto tanta prestanza”. Queste espressioni inappropriate come un buffet di dolci ad un convegno per diabetici inibiscono la tua libido. Eppure la supponenza in cui sguazza è inversamente proporzionale alla sua capacità di farti provare piacere, più impegnato a specchiarsi in te stessa che altro. Con una scialba prestazione conclude esultando con l’eleganza di Nadal al Rolland Garros, prostrandosi a terra di fronte a te allibita dall’indifferenza e raccogliendo gli applausi dai tuoi pupazzi d’infanzia. Mezz’uomo: Dildo Beggins. Ehm..Scusate..Bilbo
L’EIACULATORE PRECOCE
Siete bollenti come un falò sulla spiaggia all’idea di farvi trastullare da quell’uomo così apparentemente possente e simpatico..E poi vi siete accorte che fosse il principe azzurro col cavallo più veloce del mondo! Con un fisico antisportivo come un sollevatore di polemiche, non fa neanche in tempo ad entrare che già si contorce in tristi irrigidimenti muscolari e lo senti palpitare come fosse preda di convulsioni. Più breve dei matrimoni di Liz Taylor, le stantuffate notturne con lui non fanno in tempo ad essere chieste che sono già terminate. Il grilletto spara veloce come fosse nel far west: termina l’upload con aria goduta e soddisfatta ed esclama “ah come vola il tempo quando ci si diverte”. Fastweb.
IL DOLCIASTRO
Questo mestolo di miele umano è ossessionato dai preliminari come Berlusconi dalla magistratura comunista. E’ un bel ragazzo, legge tanto, ci sa fare, vi fa divertire e vi ascolta tutta la sera, ma tra le lenzuola non arriva mai al sodo. Ti fa salire un’eccitazione più poderosa di Gardaland grazie ad una conoscenza del tuo corpo da mappa del tesoro e con carezze, soffici baci tra le poesie e candeline da cimitero intorno al letto effettivamente tutto sembra perfetto. Ma poi quando deve decidersi di stappare quel vaso di pandora tuffandosi giù di passione e stringendoti a sè con vigore, rimane intrappolato nella paura di perdere la sua poetica alla J. Prévert e non ti prende seriamente. Decidi di andare via ricordando i Tre Moschettieri: “Chi fa da sé fa per tre”.
Edward Cullen…ti succhia, ti succhia, ti succhia e non ti tromba mai.
IL PERVERTITO
Nella vita di tutti i giorni è il classico bravo ragazzo da biblioteca in camicia e con i libri sempre sotto braccio, ma nel letto è una cornucopia di stereotipi alla Tinto Brass. Ti tocca e ti ravana con la stessa foga di Umberto Bossi ad un comizio della Lega, ti dice cose più disgustose dei barattoli scaduti in fondo al frigo. Cerca di eccitarti facendoti un pigiamino di saliva ed infilando quella sua lingua ruvida in meandri che non sapevi nemmeno di avere. Morde, strizza, palpa sputa e… Affetto da qualche rimembranza infantile ti succhia i capezzoli come fossero un biberon fino a farli irrigidire come caramelle gommose. Ora puoi legarteli alla nuca come un bikini. Ti chiede di interpretare giochi di ruolo inchiavabili, di guardare altra gente su chat-roulette vestito da gladiatore vs imperatrice. Per concludere in tristezza, dopo un no dietro l’altro, arrivati al culmine del SUO piacere, decide di glassarti la faccia senza concederti nemmeno la grazia di esserne messa prima al corrente. Pasticcere.
IL MENEFREGHISTA
Ecco l’impavido insensibile italico per il quale non esistono problemi veri a parte l’astinenza. Ovunque e comunque, qualsiasi cosa sia successa alla controparte di turno, anche un lutto in famiglia, lui deve assolutamente trombare. Se non scopa rischia la morte. Parte alla carica al grido: “Belle o brutte, me le faccio tutte!”. E’ il classico tipo di bocca buona a cui non frega niente se nelle mutandine hai il fantabosco o un gatto persiano causato da mancanza di tempo libero o se hai un tubetto di ketchup (la sua massima è: un vero pescatore pesca anche nel Mar Rosso).
Se hai un’emicrania devastante non dermorde, bussa con il battacchio sul fondoschiena e prova ugualmente ad inserirsi come una lavastoviglie in un taschino. Professionale come un sessuologo ti guarda compiaciuto mentre ti contrai dal dolore mestruale e ti dice: “A che gusto lo vuoi il preservativo?”. One shot, one kill.

IL MARTELLO PNEUMATICO
La sua parola d ordine è chi l’ha dura(/o) la vince. Impone ritmi lunghi e ripetitivi come la canzone mononota di Elio e le storie tese, non cambia mai posizione e non vuole lasciarti libera iniziativa perché vuole cadenzare l amplesso e battere il chiodo sfondando il muro. A differenza del palestrato manovratore il tuo sfinimento non deriva dalle posizioni a cui ti sottopone quanto piuttosto dalla sua interminabile prestazione lunga quanto una cerimonia funebre estiva a Matera. Duracell.

L’ACARO
Diciamola tutta: le dimensioni, almeno un po’, contano.  Se ti presenti con un cazzetto da salotto inutile come un soprammobile l’unica cosa che meriti é di rimanere inutilizzato e coperto dalla polvere. Ogni donna in cuor suo sa che l’amore vince tutto, ma quando conosci uno strafigo alla David Beckham che in sede riproduttiva sforna un pistillo brutto come un tampax pocket che ti ricorda le erezioni del barboncino Poldo della tua vicina di casa, anche l’amore non può nulla.
Fare un tampone vaginale risulterebbe più piacevole che sentirlo punzecchiare e bussare all’uscio senza mai apparire realmente. Quasi ti sembra di aspettare Godot e trovi davvero eterna e assurda questa serata imbarazzante come un cane che defeca in un negozio. Pollicino.

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