Se hai 30 anni leggi ed EMOZIONATI!

Da qualche giorno, su Facebook, è diventato virale un messaggio dal titolo “Se hai 30 anni leggi ed emozionati”. Aprendo il link è impossibile non emozionarsi ricordando tantissime cose che oggi, purtroppo, non ci sono più sia per l’inevitabile progresso sia per i cambiamenti radicali della società. Accanto ai ricordi per i cartoni animati con cui siamo cresciuti e che i bambini di oggi non guarderanno mai, a parte la nostalgia per i giochi bellissimi che si facevano all’aperto in compagnia degli amici, c’è anche il rimpianto per tanti sogni che noi, trentenni di oggi, abbiamo dovuto mettere da parte per riuscire a sopravvivere in un mondo che non sembra dare molte possibilità ai giovani. E così, quasi come un augurio, ecco per voi il bellissimo testo!

se hai 30 anni leggi ed emozionatiSE HAI 30 ANNI LEGGI ED EMOZIONATI

Erano i primi anni 90 E TU oggi trentenne,

eri ancora bambino/a e vivevi quegli anni per te spensierati

… giocavi con nintendo 64

… eri un’appassionato/a di beverly hills 90210

… ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri!

… compravi il calippo fizz e il luke

… collezionavi ciucciotti colorati e di plastica

… i power rangers erano il telefilm più bello del mondo

… e subito dopo venivano otto sotto un tetto e willy il principe di belair

… giocavi con l’hula hop

… i pattini avevano ancora quattro ruote NON in linea

… guardavi i miei mini pony, alvin superstar e le tartarughe ninja

…. barbie era ancora sposata con ken

… non esisteva mercoledì senza una copia del topolino (o minnie&co o il giornalino di barbie)

… giocavi a twister (ed eri ingenuo abbastanza da non pensare a strane mosse)

… compravi Cioè e andavi orgogliosamente in giro con tutte le cianfrusaglie che vi erano allegate

… hai visto Titanic almeno tre volte, di cui due al cinema e di fila

… usavi gli orecchini stick di gomma

… amavi blossom e bayside school

… ricordi chi sono i Five e Kiss me Licia

… non esistevano internet e gli sms e ci si chiamava ancora a casa per mettersi d’accordo per le uscite

… mangiavi la girella per merenda

… collezionavi i paciocchini!

… gli insegnanti ti facevano leggere i ragazzi della via pal, piccole donne e l’isola del tesoro

… hai rivisto mille volte la sirenetta, la bella e la bestia e aladdin

… giocavi coi lego e crystal ball!

… ti stai ancora chiedendo perchè puffetta e bontina fossero le uniche femmine trai i puffi!

… non ti perdevi la solita replica natalizia di ‘mamma ho perso l’aereo’

… collezionavi schede telefoniche (non esistevano i cellulari).

Avete riso con Spank, pianto con Candy-Candy. Avete guardato i Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l’Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine. Siete la generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D’Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siete la generazione di Bim Bum Bam e del Drive-in.

Tu sei di quella generazione, quella dei nati negli anni ’80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 60 anni.

Quelli che non hanno fatto la Guerra, né hanno visto lo sbarco sulla luna, non hanno vissuto gli anni di piombo, né hanno votato il referendum per l’aborto la memoria storica comincia coi Mondiali di Italia ’90.

Per non aver vissuto direttamente il ’68 vi dicono che non avete ideali, mentre ne sapete di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.

Babbo Natale non sempre vi portava ciò che chiedevate, però vi sentivate dire, e lo sentite ancora, che avete avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti subito dopo di voi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.

Siete l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo mangia frutta, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.

Avete indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la vostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le vostre prime scarpe da ginnastica di marca le avete avute dopo i 10 anni.

Andavate a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siete stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2 all’Università.

Vi ricordano sempre fatti accaduti prima che nasceste, come se non avete vissuto nessun avvenimento storico. Avete imparato che cos’è il terrorismo, avete visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; quelli della vostra generazione l’hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.). Avete imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, avete giocato a Pac-Man, odiato Bill Gates e credevate che internet sarebbe stato un mondo libero.

Mangiavate le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere vi davano le caramelline di zucchero come resto.. Siete la generazione di Crystal Ball (‘con Crystal Ball ci puoi giocare…’), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino.

L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L’ultima generazione degli spinelli.

Guardatevi indietro, è difficile credere che siete ancora vivi: viaggiavate in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevate viaggi di 10-12 ore e non soffrivate di sindrome da classe turista. Non avevate porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavate in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.

Andavate a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!

Mangiavate dolci e bibite schifose, ma non eravate obesi. Al limite uno era grasso e fine. Vi attaccavate alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Non avevate 99 canali televisivi, computer e Internet. Ve la spassavate giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità. Siete la prima generazione che economicamente sta peggio dei propri genitori…

Avete avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e avete imparato a crescere con tutto ciò.

 

 

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