Minuti di tensione e apprensione, il cui il campione 27 enne racconta le ansie e angosce di notti insonni in preda ad attacchi di panico e percorre la sua vita davanti al giudice.
Parla della madre, venuta a mancare 12 anni fa.
Parla delle sue protesi, che lo accompagnano sin da quando aveva 11 mesi.
Il suo legale gli chiesto di spiegare dettagliatamente alla corte la sua disabilità e i motivi e lotte che lo gli hanno fatto scegliere la carriera da corridore.
Con questa forte confessione cadono così tutti gli alibi dell’atleta ed il giallo sull’uccisione della modella si chiude a poco più di un anno del triste accaduto.