Giada De Blanck: la sua vita diventa un inferno per uno stalker

Giada De Blanck, ex naufraga dell’Isola dei Famosi e per molto tempo ospite fisso di diverse trasmissione Rai, come molte donne dello spettacolo, è diventata vittima di stalking. Dal 2004, anno della sua partecipazione all’Isola dei Famosi al 2010, la vita di Giada De Blanck si sarebbe trasformata in un inferno a causa di uno stalker.

giada-de-blanckGIADA DE BLANCK VITTIMA DI STALKING

Giada De Blanck sarebbe stata tormentata da un pregiudicato trentatreenne di origine slovena, difeso dall’avvocato Domenico Naccari che dovrà rispondere di stalking nei confronti di Giada De Blanck, considerata dall’uomo la donna dei suoi sogni al punto da omaggiarla con bizzarri oggetti lasciati di notte davanti alla sua abitazione o spiandola nell’intimità familiare.

Il dramma di Giada De Blanck ha avuto inizio nel 2004, subito dopo la sua partecipazione alla prima edizione dell’Isola dei Famosi. L’uomo avrebbe prima cominciato a frequentare con assiduità il suo fan club e poi, dover aver scoperto dove viveva Giada De Blanck e aver studiato tutti i suoi spostamenti, avrebbe cominciato a corteggiarla in modo pesante.

Tra il gennaio e l’aprile del 2012, l’uomo si sarebbe introdotto nello stabile che ospita l’appartamento di Giada De Blanck lasciando sul suo zerbino una serie di oggetti: da una rosa rossa ad alcuni frammenti di marmo fino a un registratore e una coppia di ricetrasmittenti.

Il registratore a cassette portava incisa la voce del molestatore mentre la coppia di ricetrasmittenti servivano a mantenere un contatto tra l’uomo e Giada De Blanck. Secondo quanto racconta Giada De Blanck, l’uomo sarebbe convinto di dover compiere una missione e di doverlo fare insieme a lei.

L’avvocato Daniele Bocciolini, che cura gli interessi della figlia di Patrizia De Blanck ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Non ci siamo costituiti parte civile perché la mia assistita non vuole essere risarcita. Vorrebbe solo tornare a vivere serenamente, senza la paura di uscire di casa. Per questo, chiederò anche l’applicazione in via provvisoria di una misura di sicurezza che possa tutelare l’incolumità di Giada”.

 

 

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