Suarez il cannibale: non ho morso Chiellini

Suarez il cannibale ha ricevuto una punizione molto severa per il morso rifilato a Chiellini durante la partita che è costata all’Italia l’eliminazione dai Mondiali 2014.

Suarez il cannibale: ho perso l’equilibrio

Suarez il cannibaleSuarez il cannibale però non ci sta a subire la sospensione dalle partite e l’allontanamento prolungato dai campi da gioco e trova il modo di sfogarsi, adducendo argomenti a sua discolpa.

Non è stato un morso volontario, ho solo perso l’equilibrio. E’ stato un gesto involontario, non volevo mordere” così ha scritto l’attaccante dell’Uruguay in una lettera molto sentita inviata alla Fifa in data 25 giugno.

Il giocatore uruguayano non si sente responsabile per il morso inferto a Chiellini, che secondo lui è stato causato da una tragica concatenazione di eventi.

“Dopo l’impatto ho perso l’equilibrio rendendo il mio corpo instabile e cadendo sulla parte superiore del mio avversario. In quel momento, ho sbattuto la mia faccia contro il giocatore, procurandomi un piccolo livido sulla guancia e un forte dolore tra i denti” queste le parole contenute nella lettera di Suarez dove appunto non vi è traccia di pentimento perché l’atleta non sente di aver fatto niente di male.

A sostenere Suarez il cannibale, chiamato appunto così per la sua abitudine a mordere gli avversari (l’ha già fatto altre due volte) c’è la sua squadre e i dirigenti che giurano di voler far ricorso al provvedimento preso dalla Fifa.

A nulla però sono valsi i fiumi di parole sparsi da Suarez il cannibale, perché le immagini di repertorio e della moviola l’hanno inchiodato alle sue responsabilità.

Oltre al brutto gesto ci si è cominciati ad interrogare circa la stabilità emotiva del giocatore della Celeste, equilibrio che ahinoi sembra essere piuttosto fragile.

Riuscirà Suarez a riprendersi? Pare sia in cura da uno psicologo e chissà se a lui confiderà i fantasmi che lo spingono a mordere.

 

 

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