Paola Ferrari ringrazia Alba Parietti ma dichiara: “Sono tutta naturale”

È ad Alba Parietti che Paola Ferrari deve la felicità del suo matrimonio. Dopo il battibecco con Michelle Hunziker questa volta la conduttrice sportiva ringrazia un’altra big della televisione italiana: “Se sono felicemente sposata lo devo ad Alba Parietti. È una mia cara amica da oltre trent’anni ed è proprio grazie a lei che ho conosciuto mio marito. È successo nel 1996: una sera, Alba è venuta a casa mia e mi ha pregato di accompagnarla a una cena con alcuni suoi amici e amici di amici. Io ero stanca, non avevo nemmeno voglia di uscire, ma lei ha insistito così che tanto che alla fine ho detto di sì. Ed è stato a quella cena che ho conosciuto Marco”. Il riferimento è ovviamente a Marco De Benedetti.

paola ferrariPaola Ferrari: i momenti difficili e la felicità in una storia lunga 17 anni

“Ha iniziato a cercarmi, ma io per parecchie settimane l’ho evitato, perché l’idea di frequentare un uomo così potente e così diverso da me mi spaventava. Alla fine, però, ho ceduto alla sua corte e mi è bastato conoscerlo meglio per capire che i miei timori erano infondati. Così ci siamo messi insieme e abbiamo deciso subito di sposarci e avere dei figli. Certo, come tutte le coppie, anche noi abbiamo avuto momenti difficili, ma dopo diciassette anni siamo ancora più uniti”. 

Rispetto alla sua amica Alba Parietti, Paola Ferrari dichiara nell’intervista a Dipiù di non essersi mai rifatta. Ci tiene tanto quanto ribadire che la sua vita privata è simile a quella di tutte le altre persone: “Se sono una moglie felice lo devo soprattutto al lavoro. Pur avendo sposato un uomo molto ricco, infatti, ho scelto di continuare a fare la giornalista e la conduttrice e questo mi ha permesso di essere una donna attiva e indipendente. Ho anche passato momenti duri, ho voluto superare parecchi pregiudizi per dimostrare che anche una donna può parlare di calcio in modo competente. Mio marito non è geloso per il fatto che sono circondata da sciupafemmine. Sa bene che ho sempre evitato di frequentare i calciatori. Ho molti amici allenatori. L’uomo più bello del mondo per me è Marcello Lippi, e mi attrae più Cesare Prandelli dei suoi giocatori”.

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