Piero Pelù è un padre rock: “Non sono apprensivo e mi piacciono le Barbie”

Superati ormai i 50 anni Piero Pelù fa i conti con la paternità: tre figlie, la più grande già ventiquattrenne, lo hanno costretto a cambiare, o perlomeno a modificare, alcuni dei suoi lati più rock. Anche se, come racconta a Repubblica, ha mantenuto sempre una coerenza con se stesso: “All’uscita alle tre di notte ad aspettare in macchina ci sono stato più volte, ma non era un problema data la mia insonnia. Più singolare è stato camuffarmi per non rendermi riconoscibile e entrare in discoteca per vedere come andava…Sul fumo di sigarette mi oppongo sempre con forza, visti i danni certificati sul fisico. Sulle canne di marijuana, allevata in privato e non comprata da spacciatori, non mi posso opporre per onestà etica, ma suggerisco con forza la moderazione e l’uso ludico-creativo”.

piero pelù Piero Pelù e il mestiere di padre

Siamo abituati a vedere Piero Pelù sul palco, al massimo dare spettacolo a The Voice, e invece lui ha imparato strada facendo a conciliare le sue due vite, quella privata e quella pubblica, raggiungendo una grande consapevolezza come padre: “Ho tre figlie, e posso dire che questa consapevolezza la sto costruendo da 24 anni a questa parte, da quando è nata la prima. E la consapevolezza non basta, ho capito subito che era anche un dovere e che quando diventi padre non puoi restare con la stessa testa di quando eri un ventenne selvaggio. Ma al tempo stesso non è che io sia entrato in un loop paranoide del tipo “la vita mi è cambiata da un giorno all’altro” perché ero diventato padre, no, credo di essere sostanzialmente rimasto me stesso anche nei nuovi panni. Certo, la prima figlia ha sofferto un po’ di più il fatto che non fossi estremamente preparato, le altre meno, nel frattempo sono passati 24 anni e le “fiancate metallizzate”, i capelli bianchi sulla testa vogliono pur dire qualcosa”.

Non tutto però è stato difficile: “Alle giostre mi diverto sempre anche io. Meno con lo shopping, avendo tre figlie femmine. Ma sei costretto, ti portano nel loro mondo e devi interagire, a cominciare dalla Barbie che pian piano cominci ad apprezzare”.

Foto da Facebook:

Impostazioni privacy