Enrico Papi “Non sono diventato una Meteora”

Enrico Papi, il famoso conduttore di Italia 1, è da un po’ che non si vede in TV, ecco svelato il perché

enrico papiEnrico Papi “Non mi sono perso, sto lontano dai riflettori per mia scelta

Qualche tempo fa il giornalista Claudio Plazzotta scriveva, su Italia Oggi, un articolo sul simpatico Enrico Papi intitolandolo “Enrico Papi si è perso”. Il conduttore di numerose trasmissioni di successo, come “Sarabanda”, “Matricole”, “Meteore”, “Buona Domenica” e “La Pupa e il Secchione”, qualche anno fa processato per non aver pagato 225.000 di Iva, non ci sta a questa definizione e risponde al giornalista scrivendogli una lettera tramite TvBlog:

Approfitto del vostro blog per rivolgermi a Claudio Plazzotta che in un articolo su Italia Oggi, da voi giustamente ripreso, ha denunciato il fatto che non si riescono più a costruire nuove star della tv e che alcune, come il sottoscritto, si sono addirittura perse.

La sua, caro Claudio, è un’analisi intelligente e attenta e che fotografa perfettamente una certa situazione di fatto ma che seguendo la moda attuale di voler a tutti i costi smantellare quello che c’è, di fare elenchi di chi c’è o non c’è, di quanto uno guadagna rispetto ad un altro rischia di non essere un’analisi corretta.

I conduttori non si inventano dall’oggi al domani, di esperimenti falliti ce ne sono e ce ne saranno tanti, ci si può improvvisare per un po’ ma poi la storia finisce presto e non è detto che il nuovo sia sempre meglio del ‘vecchio’. Lei ha ragione su molti punti e il suo articolo è molto interessante ma non condivido il suo metodo di valutazione.

La professione del conduttore è una cosa seria che richiede predisposizione ma anche tanta gavetta e impegno e oltre al fatto che non può essere confusa con tutto quello che ho appena scritto e non è e non può essere neppure a scadenza come lo yogurt ma semmai è come il vino rosso, più è maturo e più è buono.

Il motivo per il quale le scrivo però non era per difendere la professione del conduttore o i conduttori che lei ha citato nell’articolo come soliti noti, ma per dirle che io non mi sono perso, anzi, le dico che sono qui ma mi sono tolto per mia scelta e per un po’ dai riflettori pronto ad accettare nuove sfide e nuove avventure non avendo nessuna frenesia o astinenza da video o il volerci stare a tutti costi.

Ho sperimentato e fatto molti programmi di successo e ho scovato programmi anche per altri come ad esempio Reazione a Catena, divertendomi e facendo questa professione con l’umiltà nella consapevolezza di essere un privilegiato.

E poi come lei forse saprà il vino che prende troppa luce rischia di sapere di tappo o perdere sapore!”.

(Fonte: tvblog.it)

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