Sabato scorso a Ballando con le Stelle l’atleta paralimpica Giusy Versace ha perso una protesi durante un’esibizione. A stupire i telespettatori non solo il sorriso e l’ironia sfoggiati dalla donna poco dopo l’incidente ma anche il dolcissimo gesto del ballerino Raimondo Todaro che l’ha stretta forte a sé concludendo l’esibizione con l’atleta tra le sue braccia.
“Ho fatto una cosa del tutto normale – ha raccontato Raimondo a tvzap.kataweb.it– l’opzione B, ovvero farla cadere o lanciarla mentre era senza una gamba non mi è venuta proprio in mente. L’unica cosa ovvia e possibile da fare era tenerla e rincuorarla. Invece dal giorno dopo mi sono arrivati milioni di Whatsapp e sms, ho avuto Twitter e Facebook intasati dai complimenti. A dire la verità l’ho trovato piuttosto strano, perché non c’era altro da fare“.
“Quella presa l’avevamo provata centinaia di volte senza che succedesse niente” ha raccontato il ballerino, che era anche l’autore della coreografia. “Ci sono state una serie di componenti che si sono incastrate. La prima è che in sala prove Giusy ogni 20-30 minuti compie un’operazione con la protesi – la toglie, l’asciuga, mette uno spray e la riposiziona – che il sabato sera non può fare, perché non è il caso di farlo in sala delle stelle, e poi c’è una temperatura tropicale che le aumenta la sudorazione. La seconda componente è che nel ginocchio destro Giusy non indossa mai la ginocchiera, come nella gamba sinistra. Questo perché ha le gambe asimmetriche, e la destra è quella più lunga, che ha meno protesi. Era successo molte volte che le si era staccata la sinistra durante le prove, ma mai la destra. E’ stato la seconda volta in vita sua: durante una finale dei 200 metri e sabato scorso“.
Un incidente che, in fondo, è servito a qualcosa: “Alla fine, anche se in maniera brusca, è stata una cosa che ha fatto capire alle persone quanto per lei sia difficile ballare” ha dichiarato il ballerino. “Quello che la gente non sa è che lei si fracassa le ginocchia, ha lividi tagli, bolle, perché il moncone sbatte contro la protesi. Ora la gente se ne è resa conto”.