L’ex tronista di Uomini e Donne Antonello Zara è morto all’età di 31 anni a Porto Cervo in un incidente stradale causato da un 22enne neo-patentato, Matteo Sgariboldi, che guidava la Bmw aziendale del padre ad alta velocità e… contromano. Il ragazzo in questione se l’è cavata con una multa da 231 euro per eccesso di velocità, ed è riuscito anche a evitare quell’anno di carcere che inizialmente gli era stato imposto. Il tutto grazie alla ricca famiglia di provenienza e a un buon avvocato?
Qualche tempo fa il padre di Antonello, Valter Zara, 65 anni, ha incontrato Papa Francesco e, sfogandosi con il Santo Padre, ha raccontato del suo terribile dolore, un dolore che la legge italiana non riesce a lenire.
“Papa Francesco ci è vicino, capisce il nostro dolore e questo riesce un po’ a lenire la nostra atroce sofferenza per l’ingiusta morte di Antonello – ha dichiarato il signor Valter in un’intervista uscita sul settimanale Giallo – Ho consegnato a Papa Francesco un cuscino con l’immagine del mio Antonello bambino, gli ho detto cos’era accaduto e ho capito che ha partecipato al mio dolore. Non solo, pochi giorni dopo mi è arrivata a casa, a Verona, una commovente lettera che il pontefice ha commissionato a Monsignor Peter Wells”.
“La lettera del Papa, la sua comprensione, mi fanno sentire meno solo e spero che lassù Antonello sappia che continuo a battermi per lui” ha aggiunto Valter, incredulo e commosso.
Il padre di Antonello ha voluto ricordare il figlio rivelando che oltre a quello che hanno visto i telespettatori di Uomini e Donne nel 2005 c’era molto, molto di più: “La notorietà, raggiunta con la Tv, non l’aveva cambiato: non aveva mai trascurato il suo lavoro da informatore farmaceutico che alternava alle comparsate sul teleschermo e alle serate nelle discoteche. Era un bravo ragazzo che ha incontrato il diavolo“.
“Mio figlio era in sella a uno scooter diretto verso il suo hotel – racconta il signor Valter, ricordando l’incidente – quando nel cuore della notte è arrivata in contromano quella berlina lanciata a 80 all’ora, quando il limite era solo di 50, che l’ha travolto e trascinato per 30 metri. Quello che è successo dopo è misterioso. All’investitore è stato concesso di tornare a casa senza fare l’alcol test. Gli agenti si giustificarono dicendo che era stanco. Non è incredibile? Ho denunciato i vigili di Porto Cervo ma non ho ottenuto nulla“.