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TEST: dimmi che pizza mangi e ti dirò chi sei

Cristiano Cavina è un pizzaiolo e, da quest’anno, anche uno scrittore professionista. Cavina ha infatti pubblicato 6 romanzi ed è anche l’autore di un nuovissimo libro interamente dedicato alla… pizza, “La pizza per autodidatti” (Marcos y Marcos, pagg. 288, € 12).

Fare le pizze è come amare qualcuno: deve venire facile” è il motto dell’autore, che nel suo nuovo libro dà consigli su come preparare la pizza perfetta. Un capitolo, però, è interamente dedicato alla “psicologia della pizza”: Cavina spiega infatti che a seconda della pizza che di solito ordiniamo al ristorante è possibile capire chi siamo veramente. Ecco alcuni abbinamenti:

QUATTRO STAGIONI

La quattro stagioni “è come il dialetto, cambia ogni venti chilometri e ogni cento metri di dislivello sul mare” scrive Cristiano. E in effetti ogni pizzeria ha la sua versione no? “Proprio perché non esiste una formula standard, è la pizza di chi, pur di non finire nella categoria degli indecisi, preferisce non decidere” conclude il pizzaiolo. Insomma, la Quattro Stagioni è la pizza per eterni indecisi!

MARGHERITA

La Margherita è un grande classico, “è la pizza ordinata dai veri intenditori” scrive Cavina che aggiunge una curiosità: “Il titolare di licenza media inferiore non può vivere senza seppellire la pizza sotto montagne di condimenti“. La Margherita insomma è la pizza di chi ha una buona cultura e magari anche una laurea, secondo Cristiano: “Scegliere la pizza più semplice è un’attitudine da mistico, da asceta o da filosofo. Serve almeno una laurea“.

SCHIACCIATINA

Di solito la chiamano Schiacciatina, è la pizza senza mozzarella e pomodoro che viene condita solo con olio, sale e rosmarino. Secondo Cavina, solo un masochista potrebbe rinunciare ai classici condimenti della pizza e limitarsi a una Schiacciatina: “Li immagino con tute attillate di cuoio, fruste, manette e palline rosse da tenere in bocca“. Chi ordina la versione con il prosciutto, secondo il pizzaiolo, vuole stare sulla difensiva: “Lui cerca di far capire a lei che non sarà sempre sovrappeso, anzi, comincerà a darsi una regolata“.

MARINARA

Di solito la Marinara è la prima pizza del menu, nonché la più economica dato che è condita solo con pomodoro, aglio e al massimo qualche acciuga. Niente mozzarella o formaggi di alcun genere. Secondo l’autore la sceglie solo chi è dotato di “un palato sopraffino” e “una certa pace dell’anima e un grande equilibrio di coppia. È la certificazione del raggiungimento del karma. Buddha mangerebbe la marinara“.

COI WURSTEL

La pizza con i wurstel non è pensata solo per i più piccoli. Secondo Cavina “è la pizza di chi per un motivo o per l’altro non è ancora uscito dal magico mondo dell’infanzia“. Una pizza per eterni Peter Pan, insomma. Ma perché i bambini (e gli adulti-bambini) non riescono proprio a resisterle?  Secondo Cristiano “non si può resistere a una parola così esotica, da filibustiere“. Insomma, oltre a Peter Pan non può resisterle nemmeno Capitan Uncino!

CROSTE AVANZATE

Che abbiamo fame o meno, molte persone mangiano solo l’interno della pizza, la parte condita, scartando le croste. Secondo l’autore del libro chi lascia i contorni lo fa per una ragione sottile: “Il gusto che provano nel lasciare la crosta è dovuto al piacere di poterla poi coprire con il tovagliolo, come fanno i poliziotti con i corpi sulla scena del crimine. Li fa sentire misteriosi e affascinanti come gli attori di Csi“.

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