Mattia ha cominciato a interessarsi a questo complicato rompicapo circa un anno fa, migliorando via via i suoi tempi fino a cominciare a gareggiare a livello mondiale: “È una passione bellissima – ha detto – che mi rende molto felice proprio per i risultati conseguiti“.
“Quando pensiamo al cubo di Rubik siamo portati a pensare a quello classico (chiamato “the professor”) su cui ci siamo magari innervositi un po’ da ragazzi. In realtà di “cubi” ce ne sono tanti, e spesso non sono nemmeno veri e propri cubi ma hanno altre forme. Ed è questo fatto, poi, che fa crescere ancora la mia passione”.
Il cubo classico 3×3? Mattia lo risolve a occhi chiusi (letteralmente)! Con gli occhi aperti gli bastano 9 secondi e 92 centesimi per risolverlo.