Si risveglia dopo 12 anni: “Ho visto e sentito tutto”

imagesIl 39enne sudafricano Martin Pistorius ha raccontato, nella sua autobiografia “Ghost Boy”, una storia che ha dell’incredibile.

Quando aveva 12 anni, Martin è stato colto da un improvviso mal di gola. Poi i sintomi hanno cominciato a peggiorare. I genitori Joan e Rodney lo hanno portato da diversi medici che non sono riusciti a fare una diagnosi, ipotizzando una meningite da criptococco.

In breve, Martin perde le capacità di parlare e muoversi, rimanendo paralizzato a letto. “Resterà per sempre col cervello di un bambino di tre anni, prendetevi cura di lui finché non morirà” dicono i medici a mamma e papà, che continuano a prendersi cura di lui 24 ore su 24, dedicando la loro vita al loro bambino, nonostante i medici dicano loro che ormai Martin non c’è più.

Gli davamo da mangiare, lo mettevamo a letto e io mettevo la sveglia ogni due ore per girarlo dall’altro lato in modo che non subisse piaghe da decubito” racconta il padre di Martin.

Due anni dopo, Martin si risveglia. Ma nessuno se ne accorge perché il suo corpo è totalmente paralizzato. Martin comincia così a vivere in uno stato assolutamente cosciente ma nel corpo di un ragazzino apparentemente in coma.

Mi sono risvegliato e ho cominciato a essere cosciente di ogni cosa che mi veniva fatta o detta, ma per gli altri non esistevo quasi più. Mi trovavo in un luogo molto buio – ha poi raccontato – Ricordo perfettamente di essermi reso conto dell’elezione di Mandela a Presidente del Sudafrica nel 1994, della morte di Lady Diana nel 1997 e dell’11 settembre, ma non riuscivo a comunicare con gli altri“.

Una vera e propria tortura. Martin ricorda con angoscia le puntate di un cartone animato per bimbi dell’asilo che le infermiere gli facevano vedere ogni giorno, quando ormai lui era in tutto e per tutto un uomo. “Non posso nemmeno esprimere quanto lo odiassi“.

Poi, un improvviso miglioramento. Martin comincia a interagire e, con l’aiuto di un apposito programma, anche a comunicare. Dopo qualche tempo riesce anche a controllare parte del suo corpo, passando dal letto alla sedia a rotelle.

E nel 2009 trova anche l’amore, sposando un’assistente sociale, Joanna. “Ok, è su una sedia a rotelle e può parlare solo attraverso un programma al computer. Ma io questo ragazzo semplicemente lo amo” ha raccontato la moglie.

 

 

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