Prima di aggiungervi alla lista di haters dell’imbalsamatrice, però, sappiate che Elle lavora solo su animali trovati già morti per cause naturali o magari investiti e lasciati ai lati della strada.
Elle li recupera, mangia la loro carne e li imbalsama. In realtà, quindi, non fa del male a nessuno: “Per me è una scelta di vita. Facendo così, riciclo un animale morto. Non ha senso buttare via della carne che è buona. In questo modo rendo giustizia all’animale utilizzandolo tutto” spiega la donna, infastidita dall’idea di causare (seppur indirettamente) la morte di animali sani, vivi e vegeti acquistandone la carne al supermercato o al ristorante, quando c’è tanta carne ancora buona e commestibile disponibile sul suo tavolo da imbalsamatrice. Naturalmente Elle fa molta attenzione alla qualità e alla freschezza della carne che consuma.
“Ho tenuto incontri con amanti degli animali, attivisti per i loro diritti, vegani, veterinari… tutti mi hanno fatto i complimenti per l’idea” ha raccontato la donna, ormai immune alle critiche di chi la attacca.