Fabio e Mingo, nuovi guai per gli ex inviati di Striscia la Notizia: indagati per simulazione di reato

Continuano i guai per Fabio e Mingo dopo il licenziamento da Striscia la Notizia. Gli ex inviati del tg satirico di canale 5, infatti, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla pm Isabella Ginefra per simulazione di reato.

fabio e mingoFABIO E MINGO INDAGATI

Nel fascicolo compaiono i nomi di altre persone, tra cui l’attore che ha partecipato alla presunta messa in scena e tutti coloro che hanno realizzato il servizio risalente al 2013. Nessuna responsabilità, invece, per gli autori di Striscia la notizia.

Nel fascicolo sono confluite anche due denunce di Antonio Ricci e Mediaset che, sentendosi parti lese, chiedono agli inquirenti di indagare per truffa.

Tutto nasce con la puntata del 23 aprile quando il Gabibbo dagli studi di Striscia la Notizia comunica: «Cari telespettatori, abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito, sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro, vi faremo sapere. Oh, qui siamo a Striscia, mica a MasterChef».] Tutto nasce con la puntata del 23 aprile quando il Gabibbo dagli studi di Striscia la Notizia comunica: «Cari telespettatori, abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito, sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro, vi faremo sapere. Oh, qui siamo a Striscia, mica a MasterChef».

Dopo qualche giorno, Striscia la Notizia ha motivato i motivi della decisione legata a due servizi: uno su una maga sudamericana e l’altro su un falso avvocato. «Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste – le parole del Gabibbo – e anche quella del falso avvocato era una messa in scena. E a noi già questo basta: è una cosa grave, seguiranno azioni legali per accertare le responsabilità. Non tutti hanno la nostra sensibilità».

La Procura, nel frattempo, indaga solamente per il servizio sul falso avvocato, ma secondo quanto trapela dalla redazione di «Striscia la notizia» i servizi sospetti sarebbero una decina. Infine, il Codacons ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento.

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