Marilyn Monroe, inquietanti retroscena sulla morte: “I suoi seni erano…

Norma Jean, meglio nota come Marilyn Monroe, è stata trovata morta nella camera da letto della sua casa di Brentwood (Los Angeles) il 5 agosto 1962. Il corpo dell’attrice 36enne era nudo. Tra le mani la cornetta del telefono.

Ufficialmente si trattò di suicidio, come confermato dal dottor Thomas Noguchi che eseguì l’autopsia scoprendo che la causa della morte era stata un’overdose di barbiturici (nel corpo di Marilyn furono trovati 8 milligrammi di idrato di cloralio e 4,5 milligrammi di Pentobarbital per 100 millilitri di sangue). Ma furono in molti, ai tempi, a ipotizzare un complotto: e se l’attrice fosse stata uccisa (o indotta al suicidio) dal presunto amante Bob Kennedy o dalla sua famiglia prima che lei potesse confessare pubblicamente di avere una relazione con il politico? E se fosse stata una vendetta della mafia americana nei confronti della famiglia Kennedy?

A più di mezzo secolo da quella tragica notte, ancora oggi i sospetti su come andarono davvero le cose non si sono dissolti. Anche perché la Abbott & Hast, l’agenzia di pompe funebri che si occupò della salma di Marilyn, ha rivelato alcuni inquietanti retroscena.

Quando rimuovemmo il lenzuolo che la copriva era quasi impossibile credere che fosse il corpo di Marylin. Sembrava una donna come tante, più anziana della sua età e che non si era presa cura di sé. Ovviamente le circostanze della morte avevano aggravato molto le sue condizioni. Era irriconoscibile – hanno rivelato i soci dell’impresa nel nuovo libri – Tra le sue cose trovammo anche un paio di seni finti, che servivano a nascondere il suo vero décolleté“.

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Il corpo che si sono ritrovati tra le mani gli impresari funebri non sembrava affatto quello che erano abituati a vedere al cinema o sulle copertine dei giornali: “Aveva dei lividi sulla faccia e il suo collo era gonfio. I capelli erano corti e crespi, non se li tingeva da parecchio perché le radici erano scure. Le gambe non erano rasate da almeno una settimana e le labbra erano molto screpolate“.

L’esecutrice di Marylin ci portò i suoi abiti, ma non c’erano mutandine perché non le indossava mai – continuano gli impresari – C’erano però un paio di piccoli seni finti, che decidemmo di non utilizzare. Il suo truccatore Allan Snyderci ci spiegò che li indossava tra il reggiseno e i vestiti. In questo modo dava l’impressione di non indossare il reggiseno e di avere un décolleté che rimanesse su da solo“.

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