Capotreno aggredito con un machete: ecco chi è stato e cosa ha dichiarato

789cce2e-202e-4fc5-927f-50e8256d2648Ha solo 19 anni il ragazzino che giovedì scorso ha aggredito con un machete il capotreno Carlo Di Napoli alla fermata Villapizzone di Milano. Josè Emilio Rosa Martinez, questo il nome dell’aggressore, si è pubblicamente scusato con la sua vittima attraverso il suo avvocato, Alessio Mantuano: «Mi dispiace per lui, mi scuso: ero in stato confusionale per l’alcol».

Martinez e i due amici che erano con lui al momento dell’aggressione (Jackson Jahir Lopez Trivino e  Alexis Ernesto Garcia Rojas) si trovano tuttora in carcere in misura cautelare secondo le disposizioni del gip Gennaro Mastrangelo. L’unico per il quale non è stato convalidato il fermo è Alexis Ernesto Garcia Rojas: «Io non c’entro niente – si è difeso il giovane – avevo l’abbonamento, c’è stato un litigio tra noi e lui ma io sono sceso e ho visto soltanto dopo che Martinez l’aveva colpito con il machete».

Originario di El Salvador, Martinez ha già un figlio di 6 mesi. Il suo avvocato ha confermato che lo scontro è stato scatenato dalla richiesta da parte del capotreno di esibire i biglietti: «è nato un parapiglia, una colluttazione tra il suo gruppo, e in particolare tra un suo amico, e il capotreno che aveva chiesto di esibire i biglietti». A quel punto Martinez avrebbe cominciato a «smanacciare con il machete in mano per spaventare il controllore e permettere all’amico di scappare». Non c’era insomma volontà di uccidere, assicura l’avvocato, che combatterà in tribunale «affinché l’ipotesi contestata di tentato omicidio possa essere commutata in lesioni gravi o gravissime».

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