Pechino Express, parla Pico: “Mi vergogno a dire che sono di Milano”

illuminatiPico Rama ha dovuto interrompere la sua avventura a Pechino Express insieme a Yari Carrisi: tutta colpa della coppia #FratelloeSorella che ha deciso di far passare le #Professoresse (merito del flirt tra Andrea Facchinetti e Laura Forgia?).

Il figlio di Enrico Ruggeri, però, ha preso abbastanza bene il ritorno in patria.

“Sono cresciuto odiando Milano come una nuova Babylon, poi piano piano tutto è cambiato – ha dichiarato Pico, al secolo Pier Enrico Ruggeri – In Italia è senza alcun dubbio la città vittima del maggior numero di stereotipi: la capitale della moda, il tempio della cocaina, il centro della cultura altoborghese… Girando per l’Italia quando dico che sono di Milano equivale a dire che sono antipatico. A volte quasi mi vergogno. Suscitiamo antipatia e timore reverenziale, noi milanesi. La nostra città per tanta gente non è Italia e non è Europa, è una cosa a parte sempre un po’ esagerata e fastidiosa”.

“A Milano c’è una cultura sotterranea che spinge sempre avanti, verso il nuovo – continua Pico – Questa città ha una forza e una resistenza pazzesche. In tutti i campi. Conosco ragazzi che ci credono e addirittura creano circoli di poesia. Milano sembra così poco poetica come città che per assurdo rischia di esserlo molto. Mi piace viaggiare per il mondo, soprattutto India e Sudamerica, ma la mia base è qui. Milano è casa mia. Un universo che, meglio non dimenticarlo, prende la forma di chi lo abita: milanesi di nascita e d’adozione”.

Dopo il viaggio in Ecuador, Pico è tornato all’amata musica, e al lavoro: a breve, il cantante pubblicherà il suo terzo album.

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