Vivere con gioia e alla luce del sole la sua omosessualità non è stato facile, nemmeno per una star come Skin: “Mia madre è religiosissima ed è molto attiva nella sua parrocchia, ma è una donna intelligente. Per una parte della mia famiglia anche solo fare la cantante è una cosa di cui vergognarsi: io ho studiato architettura d’interni per fare contenti i miei, mi sono laureata per renderli orgogliosi. Ma a un certo punto bisogna cominciare a stare in piedi da soli e fare fronte alle critiche e alle cattiverie. Io ho fatto così: al mio matrimonio ho invitato solo le persone della famiglia che erano felici che mi sposassi. Gli altri, gli omofobi, sono rimasti a casa”.
Skin ha anche commentato la situazione qui in Italia, dove il matrimonio gay non è stato ancora legalizzato: “I tempi sono maturi perché anche l’Italia salga sulla barca su cui sta salendo tutto il mondo. Capisco che avere qui la Chiesa renda le cose più complicate, ma questo cambiamento deve avvenire. Non capisco che cosa ci sia di pericoloso: ci sono ancora abbastanza eterosessuali al mondo perché la razza umana non si estingua. E se ci estingueremo sarà per quello che stiamo facendo all’ambiente, non certo per colpa dei gay. Anni fa neri e bianchi non potevano sposarsi: se ci pensiamo adesso, non sembra una cosa stupida? Succederà lo stesso ripensando alle battaglie per i diritti omosessuali. L’Italia dovrà cambiare se vuole continuare a essere vista come un Paese progredito. E anche la Chiesa deve evolversi, i ragazzini sentono le opinioni sui gay, sulle donne e pensano: è allucinante. E si allontanano dalla fede. Ma non credo spetti a una rock star inglese spiegare agli italiani cosa dovrebbe fare l’Italia, lo sapete già voi come si fa a cambiare”.