Grande Fratello 14: tutte le coppie in gara

MANFREDI E IGOR

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MANFREDI
Data di nascita: 19 Novembre 1987
Città: Bari
Segno zodiacale: Scorpione
Professione: Preparatore atletico e PR
In 140 caratteri: “Non si molla mai, si gioca fino al novantesimo…più recupero.”
Un uomo del sud, le cui uniche lingue sono l’italiano e il barese. Domenico, per tutti Manfredi, ha 27 anni ma è come se avesse vissuto due vite: “una, fino a 14 anni, in cui ero timido e grasso e l’altra, dai 14 in poi, in cui sono dimagrito e sono diventato Manfredi”. Un cambiamento non solo fisico, ma anche caratteriale: da introverso e taciturno è diventato un ragazzo sfrontato ed esuberante, proprio come se fosse nata una nuova persona. Il suo passato l’ha influenzato in quello che oggi è il suo lavoro: dopo aver conseguito la laurea in scienze motorie, infatti, ha iniziato a lavorare come preparatore atletico sia in palestra sia in scuole di calcio con l’obiettivo di trasmettere ai bambini una disciplina sportiva e una cultura del movimento utile a prevenire problemi di obesità. Oggi Manfredi si piace e sente di piacere molto alle donne. Si ritiene un grande seduttore, in grado di fare “sempre goal”, un “Pippo Inzaghi” del rimorchio. E’ fissato con il calcio e con le sue metafore applicate alla vita e alle donne. Ha avuto una sola storia importante, durata 6 anni. Al momento è single e vive con la famiglia. Non sopporta due cose: chi gli scompiglia i capelli e le persone ipocrite. Le situazioni difficili sono una sfida per lui, perché quello è il momento in cui può e deve tirare fuori il carattere. Partecipo a GF per divertirmi e vincere dei soldi”.

IGOR
Data di nascita: 25 Dicembre 1988
Città: Kiev (Ucraina)
Segno zodiacale: Capricorno
Professione: Imprenditore (azienda di autoricambi)
In 140 caratteri: “Prima o poi tutti avranno le loro rivincite, io ne sono l’esempio”.
Igor è nato in Ucraina e dai 3 agli 11 anni, fin quando non è stato adottato da una famiglia di Palermo, è vissuto in un orfanotrofio, come suo fratello Slavic, affidato però a un altro istituto. Una volta arrivato in Italia, Igor si è trovato benissimo, si è ambientato e integrato subito, tanto che, dopo circa un anno, ha cominciato a chiamare i suoi genitori adottivi “mamma” e “papà”. Per 12 anni non ha avuto nessuna notizia del fratello. Si è dato molto da fare per rintracciarlo finché, attraverso Facebook, è riuscito a contattare un suo ex compagno di orfanotrofio, ora poliziotto, che ha trovato il numero di telefono di Slavic. Quando finalmente sono riusciti a sentirsi, Slavic gli ha confessato di non essere mai stato adottato nonostante, al momento della separazione, gli avesse fatto credere il contrario per farlo stare tranquillo. Il desiderio più grande di Igor sarebbe quello di poterlo rivedere e, magari, farlo venire in Italia a vivere con lui.
Oggi Igor vive da solo e lavora presso l’azienda del padre che vende all’ingrosso autoricambi per tir e camion. Si definisce un tipo molto diretto e schietto: “amo l’umiltà, detesto l’ipocrisia e la falsità. Vivo come se dovessi morire domani, amo la vita, amo divertirmi. Amo la mia famiglia, le donne, me stesso e il mio lavoro”. Al momento è single, dopo una storia durata 3 anni. Spera di costruire un suo nucleo familiare con la donna che saprà tenergli testa.

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