Mara Venier confessa tutto: “L’ho picchiato per anni. Oggi è…”

Mara Venier, in una lunga intervista rilasciata al settimanale Nuovo, ha ripercorso le tappe della sua vita, dal primo matrimonio a quello con Jerry Calà fino a Renzo Arbore.

mara venierMARA VENIER, LA CONFESSIONE

Mara Venier, parlando del suo matrimonio con Jerry Calà, ricorda di aver vissuto degli anni turbolenti: “Siamo stati sei anni insieme ed abbiamo preparato le pratiche per il matrimonio almeno venti volte, ma a causa dei continui litigi, rimandavamo sempre la data. Alla fine siamo andati a Las Vegas, senza fedi né testimoni. Pensavamo fosse un gioco. Non abbiamo mai trascritto le nozze in Italia, per poi scoprire che in realtà erano valide e abbiamo dovuto annullarle. In quegli anni eravamo tutti e due proprio dei cretini! Lui me ne combinava di tutti i colori e io lo riempivo di botte! A volte mi svegliavo alle due di notte, allungavo la mano per cercarlo e lui non c’era più. Allora mi alzavo e andavo in un locale di Roma, vicino a Piazza del Popolo e lo trovavo lì, circondato da ragazze”.

Oggi, il rapporto è completamente cambiato: “Il nostro è stato un legame conflittuale, mentre ora è davvero bello. Lui è il mio miglior amico, il mio punto fermo ed è importante nella mia vita. È il mio confidente e mi sostiene nei momenti belli e brutti. L’amore è finito, però ci vogliamo un bene immenso!”.

Il primo marito: “La libertà fa parte di me da sempre. A 16 anni sono rimasta incinta e ho deciso di tenere la mia bambina (Elisabetta Ferracini, ndr), sposandomi contro il parere di tutti. Il mio primo marito mi ha mollata il giorno del matrimonio per andare a Roma a fare l’attore. Ma grazie a lui mi sono innamorata della Capitale: l’ho raggiunto per un chiarimento e davanti al tramonto, ho capito che quella sarebbe stata la mia città. Un colpo di fulmine”.

Renzo Arbore: “Con Renzo ho trascorso un periodo molto intenso della mia vita e ci vogliamo ancora molto bene. Ricordo ancora quando, negli anni Novanta, mi hanno offerto di presentare il gioco del cruciverba di Domenica In e due giorni prima di andare in onda mi hanno detto che avrei condotto l’intera trasmissione. Quando me l’hanno detto ero a casa, stavo cucinando con i capelli raccolti e senza trucco. Renzo mi guardò e mi consigliò di presentare il programma così, con un look acqua e sapone. Io ho cercato di ascoltarlo e, dopo vent’anni, sono ancora qui”.

 

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