Isola dei Famosi: ricordati Andrea Lehotska? La dichiarazione shock dell’ex naufraga

E’ un racconto scioccante quello di Andrea Lehotska, la terza classificata dell’Isola dei Famosi 2012, nota per essere stata anche la compagna del figlio di Barbara D’Urso. Attrice, modella e fotografa, ai microfoni del settimanale Top, Andrea Lehotska ha svelato di aver vissuto un’esperienza terribile in Palestina.

andrea-lehotskaISOLA DEI FAMOSI, IL RACCONTO SHOCK DI ANDREA LEHOTSKA

L’ex concorrente dell’Isola dei Famosi rivela di aver vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra: “Ero partita da sola per documentare la realtà della guerra. Mi sono finta un’ingenua turista e, sbattendo le ciglia, ho iniziato a fotografare quello che vedevo attorno a me. Volevo realizzare un reportage da pubblicare sul blog del mio sito. Ho visto soldati sparare ai bambini e lanciare contro di loro dei lacrimogeni. Ma l’immagine più devastante è stata una donna che sparava alle spalle a un bambino con lo zainetto che usciva da scuola. Il proiettile, dopo averlo colpito, gli è fuoriuscito dalla coscia. Il bambino urlava e la donna rideva. Ho provato a parlare con lei, ma mi ha risposto: ‘Se fai le foto ai bambini che ti tirano le pietre, noi ti difendiamo. Ma se invece stai dalla loro parte, per noi sei palestinese come loro e allora ti conviene correre perché ti spariamo’. Io mi sono schierata dalla parte dei bambini palestinesi”.

Il racconto diventa poi ancora più agghiacciante: “Hanno iniziato a spararmi mentre correvo, ma non mi hanno colpita. Poi mi sono rifugiata in una cantina dove i soldati palestinesi mi hanno sequestrata per tre giorni, forse i più brutti della mia vita. Ogni tanto mi affacciavo da una piccola finestra e vedevo i militari con il mitra in mano che sorvegliavano la mia unica via d’uscita. Alla fine mi ha graziato un soldato, l’unico che non sparava ai bambini. Ci siamo guardati per alcuni istanti negli occhi e poi lui, guardando l’orologio, ha detto: ‘Ti do due minuti, scappa e inizia a correre. Io non guardo’. Ho iniziato a correre forte e, nel buio della notte, seguendo il mio istinto, ho percorso gli 8 chilometri che mi separavano da Israele”.

Una grande paura, perché ho sfiorato la morte. Per assurdo, però, in quel momento l’adrenalina forse non mi permetteva di rendermi davvero conto di quello che stavo vivendo, per cui sto più male oggi ripensando a quei giorni”, ha concluso.

 

Impostazioni privacy