Il 3 gennaio Federico è stato arrestato e messo in custodia cautelare in carcere.
I suoi avvocati difensori Bocchino e Areni, però, sono riusciti a ottenere dal Tribunale del Riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Come? Questioni procedurali: pare che la Procura di Perugia non abbia fornito alcuni atti al Tribunale entro i tempi stabiliti (5 giorni), tra cui le dichiarazioni di testimoni importanti, il padre e il fratello di Federico. E così è stata disposta “l’immediata liberazione di Bigotti”.
Nemmeno il tempo di chiudersi alle spalle le porte del carcere di Perugia, Federico è stato raggiunto dai carabinieri che gli hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare! Federico è dunque rimasto in carcere, in attesa del processo che stabilirà se Anna Maria si è davvero uccisa da sola, o se a toglierle la vita è stata colui a cui proprio lei ne aveva regalata una.