Ma quali sono i rischi legati a questo metodo?
Si calcola che il 28% delle coppie che si affidano al coito interrotto hanno una gravidanza entro un anno. Un numero altissimo che potrebbe essere drasticamente abbassato (arrivando fino a un più accettabile 4%) praticando la retromarcia nel modo corretto.
Due i principali rischi che si corrono terminando un rapporto con un coito interrotto:
Considerando dunque il rischio di passaggio di sperma durante il rapporto, l’unico modo per poter utilizzare il coito interrotto come metodo contraccettivo è associarlo al metodo Billings. ovvero il calcolo dei giorni fertili della donna. Se il ciclo è regolare, non è difficile individuare l’approssimarsi dell’ovulazione e quindi i giorni “a rischio”. In alternativa esistono gli appositi stick che segnalano se la donna si trova o meno nel suo periodo fertile.