La storia di Irina Shayk, al secolo Irina Valer’evna Šajchlislamova, potrebbe essere la trama di un film. Figlia di un minatore morto quando lei aveva solo 14 anni, Irina è nata e cresciuta in una famiglia poverissima. Un giorno, per puro caso, fu scoperta da dei talent scout di Intimissimi che la vollero come testimonial del marchio. Il resto… è storia.
Irina sente molto la mancanza del padre, anche perché sente di essere stata la sua preferita: «perché il carattere di mia sorella è femminile e il mio maschile: sono certa di essere stata un maschio, in una vita precedente. Credo fermamente nella reincarnazione».
Sarà anche un maschiaccio dentro ma Irina è di una bellezza sconcertante. Come la supermodella ha raccontato a VanityFair.it, però, il suo fisico perfetto non è frutto di diete ferree e lunghe sedute di tapis roulant: «Ma figurarsi, io alle diete non credo. Se devo essere magra per un servizio, qualche giorno prima evito i carboidrati e mangio pollo e pesce. Cerco anche di muovermi un po’, perché la legge di gravità è inesorabile: prima o poi tutto cade. Ma odio il cardio e quindi faccio Jiu jitsu, un’arte marziale giapponese. Sudo tanto, e mi aiuta a buttare fuori tutte le energia negative: è aggressivo, mi piace molto».